Momento di grande commozione per Ciccio Graziani, ospite di Caterina Balivo a Vieni da me. Il campione del mondo del 1982 ha trattenuto a stento le lacrime nel parlare del suo ex compagno di Nazionale, Gaetano Scirea, morto in un tragico incidente stradale. Graziani ha enumerato le tante qualità sportive e umane dell’ex difensore della Juventus, unanimemente riconosciuto come un “leader silenzioso all’interno dello spogliatoio”. Graziani ha poi voluto raccontare un proprio momento privato, legato proprio a Gaetano Scirea: “Quando parlo di lui mi emoziono. Stavo dormendo, alle 4 mi svegliai e dissi a mia moglie di averlo sognato. Lo sentivo con noi, in camera con noi. Mia moglie mi disse di rimettermi a dormire. Io dopo un po’ le dissi che il sogno era talmente reale che lo sentivo accanto”. Una circostanza particolare, dalla quale nacque qualcosa di altrettanto speciale…



CICCIO GRAZIANI PIANGE PER GAETANO SCIREA

Ciccio Graziani iniziò infatti a comporre una poesia per l’amico scomparso: “Non riuscivo a dormire, andai in cucina per bere un bicchiere d’acqua. Presi un foglio e una penna e cominciai a scrivere due-tre cose. Ma io non ho mai scritto nulla, non sono bravo con le rime, con queste cose. In due minuti ho scritto. Al mattino ne parlai a mia moglie, che nemmeno ci credeva. Per me l’ha scritta lui. Anche mia moglie ha detto: ‘Questo non sei te'”. Dopo aver letto la poesia, Ciccio Graziani è tornato a commuoversi: “Io dico sempre che potevamo morire tutti ma non lui. Non l’ho mai visto urlare, litigare, era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Era un esempio per i giovani, ma la morte ci racconta dei misteri. Lui è andato su perché c’era bisogno di lui”.

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