Cicciolina, nome d’arte di Ilona Staller, si prepara a una partita a scacchi, nel vero senso della parola: domenica 25 luglio, presso i giardini Rosa e Cecilia Caselli Moretti di Perugia, la stella del cinema per adulti giocherà contro quattro sfidanti per salvare Frigolandia, centro artistico e culturale di Giano dell’Umbria. Per l’occasione, la pornodiva ha rilasciato un’intervista al portale “Artribune”, nella quale ha rivelato che fu suo patrigno a insegnarle il gioco degli scacchi quando era un’adolescente e di esserne rimasta affascinata sin da subito, in quanto mette alla prova l’intelligenza di chi è impegnato a muovere i pezzi.
In tale contesto, Cicciolina ha tuttavia parlato anche degli anni Settanta e di quel mondo televisivo, “che non tornerà mai più. C’erano Enzo Trapani, Marco Columbro, Riccardo Cocciante, Peter Tosh… Aggiungo che quello era un periodo di grande benessere, a differenza di quello attuale: oggi molte persone in Italia vivono in povertà e hanno bisogno di tutto. Io cerco di fare, nel mio piccolo, quello che posso. E diciamo anche che allora c’erano politici di prim’ordine: Giulio Andreotti, per esempio, era rispettato anche all’estero, così come Bettino Craxi”.
CICCIOLINA: “HO RICEVUTO 50 DENUNCE PER ESSERMI COMPORTATA COME LADY GAGA”
Negli anni Ottanta Cicciolina intraprese la fase dei film hard e, in quel periodo, incontrò le resistenze di alcune femministe, che non condividevano la sua scelta. “Io, però, ho sempre attraversato il settore della pornografia perché mi divertiva”, ha confessato Ilona Staller, rivelando di avere ricevuto almeno cinquanta denunce per oltraggio al pudore perché “avevo mostrato dei peli, e le cosce, durante i mei show, che assomigliavano un po’ a quelli di Lady Gaga, con la differenza che io non avevo quella struttura produttiva alle spalle”.
Nel 1987 fu il tempo dell’avventura tra le fila del Partito Radicale di Marco Pannella e dell’elezione alla Camera: “Lui era una persona dolcissima, meravigliosa. Rimpiango che non ci sia più e vorrei aggiungere che il fatto che allora non gli abbiano mai dato un Ministero è la prova del fatto che non hanno mai capito nulla di un uomo che era migliore di tanti altri”. Infine, nel 1991, irruppe sulla scena il Partito dell’Amore: “Ero incinta di Ludwig all’epoca, e il dottore mi disse che, se avessi proseguito la campagna elettorale, avrei rischiato di perdere il bambino. Dovetti dunque lasciare che Moana Pozzi proseguisse da sola”.