Il dottor Fabio Ciciliano, membro del Cts, il Comitato Tecnico Scientifico, è stato intervistato nella giornata di ieri dal programma di RaiNews 24, Parliamone. E’ stato un’occasione per parlare del nuovo Decreto Covid che entrerà in vigore il prossimo 6 dicembre, e che secondo lo stesso Ciciliano era “Assolutamente inevitabile. Come è possibile notare anche dalla cartina dei Cdc, si registra un numero di casi crescenti anche sul nostro territorio anche se siamo messi meglio rispetto alle altre realtà europee ed è proprio questo che ha indotto il governo a prendere questi provvedimenti proprio per evitare un ulteriore peggioramento soprattutto durante le vacanze di Natale”. Quindi Ciciliano ha aggiunto: “La condizione di quest’anno non è minimamente paragonabile all’anno scorso, i numeri sono molto migliori, clamorosamente diversi e grazie alla grande e clamorosa campagna di vaccinazione nazionale che ha ridotto i morti e i ricoveri. Anche se c’è stato un incremento i numeri sono tutto sommato modesti: dobbiamo restare molto attenti al fenomeno epidemico ma con una preoccupazione diverso rispetto ad un anno fa e le iniziative del governo vanno proprio in questa direzione”.



Sulla decisione di ridurre la durata del green pass, Ciciliano ha spiegato: “La durata del green pass era stata estesa a 12 mesi in base alla situazione epidemiologica del periodo, poi è stato riportato a 9 mesi. Se non avessimo preso questi provvedimenti il paese sarebbe stato rimasto interamente chiuso con il cambio di colori. Questi provvedimenti rendono più liberi i vaccinati e gli ex ammalati, che hanno tanti anticorpi e che sono ben più protetti, avranno più possibilità di muoversi e svolgere la loro vita naturale anche durante il periodo natalizio, e se così non fosse stato il paese si sarebbe trovato in una regressione”.



CICILIANO: “CONTROLLI GREEN PASS? MI AUGURO SIANO PREVENTIVI”

Sui controlli, Ciciliano spiega: “Ci auguriamo che sia un controllo preventivo: il ristoratore dovrebbe evitare di fare accedere le persone che non possono accedervi, questo sarebbe il controllo più importante da fare. E ricordiamo le sanzioni, dalla chiusura dell’esercizio commerciale a sanzioni penali molto importanti”. Sui casi in forte crescita in Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia: “Dovunque c’è una riduzione del numero delle persone vaccinate il territorio soffre maggiormente e impatta sul sistema sanitario. Due esempi: provincia autonomia di Bolzano e Friuli Venezia Giulia, nello specifico la provincia di Trieste, dove a causa di quelle manifestazioni che hanno visto persone senza distanziamento, senza mascherine e penso non vaccinate, si è innescato un meccanismo su quelli che sono stati gli impatti su provincia e regione. Il discorso è anche monotono: più c’è gente vaccinata e meno c’è impatto sul sistema sanitario”.



Ciciliano ha sottolineato che l’obbligo vaccinale sarebbe “L’unico meccanismo per avere la massima copertura possibile altro non c’è, sarebbe la soluzione ideale. Ma gli indecisi penso che ormai non riusciremo più ad intercettarli se non in modo limitato, il 100% non potremo mai raggiungerlo”. Infine uno sguardo al Natale che verrà: “Penso che sarà un Natale tranquillo, la convinzione rinnovata dal confronto con l’anno scorso insieme ai provvedimenti, e vedendo di buon occhio che noi siamo fra i paesi più virtuoso sui vaccinati in Europa e non solo: sarà un Natale tutto sommato tranquillo”.