La ciclovia dell’Oglio, in Lombardia, eletta da poco quale miglior percorso ciclabile d’Italia e che, snodandosi per quasi 300 km, permette di poter fare un piccolo tour della regione alla scoperta della sue meraviglie paesaggistiche e spesso toccando luoghi e ammirando scorci lontani da quelle che sono le tradizionali direttrici turistiche. Attraversa infatti ben quattro province lombarde, pedalando tra borghi, corsi d’acqua, suggestive “cartoline” montane e altre sorprese la ciclovia che prende il nome dal fiume Oglio, uno dei principali affluenti del Po e che, nascendo a Ponte di Legno (Brescia) poi attraversa non solo la Valle Camonica ma forma poi pure il Lago d’Iseo, dal quale entra ed esce, per poi arrivare nella Pianura Padana dove, prima di concludere il suo viaggio, modella interamente il centro storico di Palazzolo sull’Oglio la cui urbanistica è stata concepita attorno al corso d’acqua. Andiamo alla scoperta di questa pista ciclabile, quale è il suo percorso e cosa offre a chi vuole concedersi una lunga e rilassante pedalata.
LA CICLOVIA DELL’OGLIO, LA PIU’ BELLA D’ITALIA
La ciclovia dell’Oglio è lunga circa 280 km e lungo i paesaggi della Lombardia attraversa, da nordest a sudovest, ben quattro province e vale a dire quelle di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova: un vero e proprio viaggio non solo dal punto di vista naturalistico ma pure quello eno-gastronomico dal momento che nulla vieta di fermarsi tra una tappa e l’altra e scoprire le specialità della zona. Come è noto questa pista che parte dal Passo del Tonale (nell’Alta Valle Camonica ad una altezza di 1883 metri) e conduce i partecipanti a Ponte di Barche presso San Matteo di Chiaviche è perfettamente ciclabile al 90% ma ci sono pure tratti che portano a dei “fuori strada” sullo sterrato. E le sorprese lungo il percorso sono diverse dal momento che si passa tra scenari naturali tra loro all’opposto: oltre alla citata Valcamonica, si attraversa pure l’area della Franciacorta, quella del Lago d’Iseo, la cosiddetta Riserva delle Torbiere, i parchi del fiume Oglio di cui appunto se ne segue il corso fino all’arrivo nei pressi di San Matteo delle Chiaviche e poi della città di Mantova.
IL PERCORSO TRA LE PROVINCE LOMBARDE
Come accennato, la ciclovia dell’Oglio proprio di recente ha ricevuto un importante riconoscimento dato che nel corso degli Italian Green Road Awards 2019 (una sorta di Premi Oscar nostrani riservati al settore del cicloturismo) è stata eletta quale “pista ciclabile più bella d’Italia”: a essere premiata è stata appunto la sua filosofia verde che consente agli esploratori su due ruote di godersi il panorama e rispettare l’ambiente spostandosi esclusivamente mediante la classica bicicletta o la sua variante elettrica che oramai sta prendendo sempre più piede. A portare la giuria del premio che è stata consegnato lo scorso febbraio a scegliere la ciclovia dell’Oglio quale migliore del nostro Paese è che si tratta di un “esempio virtuoso di tracciato che chiunque può compiere”, sottolineandone non solo la sicurezza per i ciclisti e il fatto che sia protetto ma pure lodandone le buone condizioni in cui viene tenuto e che consente così idealmente di attraversare ben quattro province della Lombardia, tra pianure e montagne, percorrendo “solo” 290 chilometri tra asfalto e strade sterrata. Peraltro il riconoscimento alla ciclovia lombarda è di prestigio anche perché al secondo posto si è classificata la sempre apprezzata Via Claudia Augusta in Trentino-Alto Adige. Ad ogni modo per avere più informazioni sull’itinerario completo, il territorio che si attraversa, i servizi a disposizione e conoscere contatti e piattaforme che aggregano gli appassionati basta consultare Cicloviadelloglio.it e i canali social collegati.