Scoppia il caso delle ciliegie in Puglia, pagate una miseria ai produttori, e rivendute ai consumatori fino a ben quindici volte in più. Ad accendere il faro sulla vicenda è il Corriere della Sera, riportando la denuncia di Coldiretti Puglia: «Dopo averle salvate dal gelo e dalle grandinate con falò notturni per scaldare i ciliegeti e vaporizzazione di acqua per preservare le fioriture – sottolinea l’associazione pugliese dei coltivatori diretti – i prezzi di vendita in campagna sono un euro al chilo». Le ciliegie in Puglia vengono pagate un euro al chilo circa: «A questi prezzi non conviene nemmeno raccoglierle perché non si coprono i costi», è la ‘sentenza’ di Lorenzo Bazzana, il responsabile ortofrutta di Coldiretti nazionale.
«La forbice dei prezzi dal campo alla tavola – aggiunge Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – si è allargata in misura sconsiderata. A Milano, in una nota catena di distribuzione commerciale, stanno vendendo le ciliegie pugliesi a 16 euro al chilogrammo. Non possiamo permettere che i nostri agricoltori siano costretti ad abbandonare questa produzione storica e riconosciuta a livello nazionale per colpa dei prezzi in campagna ciclicamente troppo bassi».
CILIEGIE DELLA PUGLIA DA UN EURO A 16: “UN VERO E PROPRIO SFRUTTAMENTO”
Duro anche il commento di Raffaele Carrabba, presidente regionale di Cia Agricoltori Italiani: «Lo squilibrio tra il poco che viene riconosciuto agli agricoltori e i margini spropositati che la Grande distribuzione garantisce a se stessa è diventato un problema enorme, sempre più pressante e ineludibile per la politica, soprattutto in un momento di crisi epocale come quella creata dal combinato disposto della pandemia e dei cambiamenti climatici. Siamo di fronte a un vero e proprio sfruttamento da parte delle multinazionali della Gdo a danno degli agricoltori». Bari è la prima provincia italiana in quanto a produzione di ciliegie in Italia, con il 34% della produzione nazionale, cifra che sale al 39 se si prende in considerazione tutta la regione Puglia.