Continua l’emergenza al cimitero di Palermo, dove sono circa un migliaio le bare in attesa di trovare una sepoltura, e accatastate sotto un lungo tendone di colore bianco. Del caso se ne è occupato stamane Morning News, che ha intervistato il parente di una persona che si trova appunto in una di quelle mille bare accatastate: “Mio padre si trova qui da 14 mesi – racconta ai microfoni dell’inviata del programma di Canale 5 – ho scritto a prefetto e magistratura, c’è un’aria irrespirabile, io per mettere un fiore sulla bara di mio padre devo salire sulla bara di altre persone, una cosa vergognosa, dopo anni non si trova una soluzione a questa emergenza”.
Così invece Davide Faraone, ex consigliere comunale di Palermo e attuale esponente di Italia Viva: “Il sindaco Orlando – ha spiegato in collegamento – non può lasciare mille bare in quel modo, qualunque sia la responsabilità deve essere accertata, una città come Palermo non può stare senza un forno crematorio e non può costringere i propri cittadini a non poter stare vicino ai propri defunti”.
CIMITERO PALERMO, MILLE BARE IN ATTESA DI SEPOLTURA: “LA GENTE EVITA DI PASSARE DI QUI”
Quindi il politico ha proseguito: “Quando ho visitato il cimitero vi erano anche delle bare bianche (quelle per i bambini ndr), ce ne erano parecchie, è una situazione incivile, l’amministrazione deve prendersi le sue responsabilità e trovare la soluzione al più presto, anche con l’aiuto dell’esercito, e poi realizzare il forno crematorio per evitare che questa emergenza si ripeta”.
Il forno crematorio a Palermo, come sostiene Davide Faraone, resta un vero e proprio mistero: “C’era già un progetto, c’era un’area prevista dieci anni fa e in dieci anni non si è fatto nulla, c’è qualcosa che non funziona. Andare a trovare altri spazi non è stato sufficiente, si sono accumulate 1000 bare, serve un intervento straordinario così si ritorna alla normalità”. L’inviata ha concluso: “L’odore è terribile, le persone rinunciano a passare di qui, l’emergenza non finisce mai”.