Dal 28 agosto 2024 il CIN per gli affitti brevi è partito e risulta “attivo” in gran parte delle località italiane e vige per locazioni turistiche. Nello specifico le zone interessate sono:

Campania; Basilicata; Lazio, Friuli Venezia Giulia; Umbria; Toscana e Provincia Autonoma di Trento, dopo che è stato avviato in Emilia Romagna, Valle d’Aosta; Piemonte; Calabria; Abruzzo e prima ancora in Lombardia; Liguria; Molise; Marche; Puglia; Sicilia, Sardegna; Provincia autonoma di Bolzano e Veneto.



CIN affitti brevi: a breve l’ufficialità

In merito al CIN degli affitti brevi si conclude dunque la prima fase di sperimentazione in merito alla banca dati nazionale degli immobili e delle strutture ricettive destinati a fini turistici (BDSR) e a locazioni brevi con entrata a regime della fase 2 di messa in esercizio.



A fronte di tali certezze entro il primo settembre quanto scritto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dalla pubblicazione le disposizioni entreranno in vigore soltanto dopo 60 giorni e dunque le locazioni turistiche non sono ancora soggette a multe.

Anche se ancora non è Legge, il Decreto del 6 giugno chiarisce le regole dell’interoperabilità tra i proprietari di immobili destinati ad affitti brevi e turistici e la banca dati nazionale; oltre che la modalità d’ assegnazione del CIN (Codice identificativo nazionale).

Le locazioni brevi sono nel mirino dell’UE, ed è per questo che la BDSR permette già il rilascio del CIN ai gestori delle strutture turistiche e ai proprietari di immobili.



La procedura per attivare il CIN

Sul sito ufficiale del Ministero del Turismo è possibile richiedere l’attivazione del CIN in modo autonomo e telematico. Ecco in che modo la piattaforma ne consente l’operatività:

  1. Per i cittadini che vogliono accertarsi dell’esistenza del CIN per una specifica struttura ricettiva;
  2. Gestori, titolari e delegati di una struttura ricettiva che desiderano richiedere l’attivazione del CIN;
  3. Comuni, Regioni e province autonome che vogliono effettuare un check delle strutture presenti sul loro territorio.

Le strutture ricettive interessate al CIN degli affitti brevi possono consultare il manuale online così da evitare errori.