La Cina ha deciso di aumentare le spese militari di oltre il 7% nel 2023, sottolineando il clima di “minacce crescenti” che si respirerebbe, a suo avviso, attorno al Paese del Dragone. La comunicazione è pervenuta durante l’assemblea nazionale del popolo, dalla quale è emerso che il bilancio militare di Pechino (pari a circa 225 miliardi di dollari) risulta essere di gran lunga inferiore a quello degli Stati Uniti d’America, che è quattro volte superiore.
L’assemblea ha evidenziato, a tal proposito, che il premier uscente Li Keqiang ha dichiarato che “i tentativi esterni di sopprimere e contenere la Cina si stanno intensificando. Le forze armate dovrebbero intensificare l’addestramento e la preparazione militare in tutti i settori”. Nel corso della riunione – si legge sulla BBC – è stato anche annunciato che i cinesi perseguiranno un obiettivo di crescita economica ridotto. Inoltre, l’NPC formalizzerà anche la leadership del Paese di Xi Jinping, che sarà nominato presidente della Cina e capo delle forze armate.
CINA AUMENTERÀ SPESE MILITARI: GLI USA TEMONO UN ATTACCO A TAIWAN
L’aumento delle spese militari da parte della Cina, secondo l’emittente “BBC”, arriva mentre Xi “sta affrontando il peggioramento dei legami con gli Stati Uniti d’America a causa della guerra in Ucraina e della recente saga dei palloni-spia”. I funzionari statunitensi, peraltro, temono un altro risvolto pericoloso, che andrebbe ad aggravare la cornice bellica mondiale, già appesantita dall’invasione Russia ai danni del Paese di Zelensky; infatti, essi hanno anche ripetutamente avvertito che “la Cina potrebbe invadere Taiwan nei prossimi anni”, in quanto “ha dato sempre più sfoggio di forza militare nell’aria e nei mari intorno a Taiwan, lanciando anche missili balistici”.
La Cina, ad oggi, vede l’autogoverno di Taiwan come una provincia separata, che dovrà finire sotto il controllo di Pechino. L’NPC svelerà anche il nuovo premier, l’equivalente cinese del primo ministro che supervisiona l’economia e gli aspetti amministrativi della governance: Li Qiang, uomo di fiducia di Xi, dovrebbe ricoprire quest’incarico.