La Cina sta potenziando il proprio arsenale in termini di armi nucleari e la situazione non è passata inosservata a livello internazionale, tanto che due celebri testate giornalistiche statunitensi hanno riportato la notizia di due luoghi di costruzione, entrambi ubicati nelle zone desertiche della porzione nordoccidentale del Paese del Dragone. Il primo si trova vicino alla città di Yumen, nella provincia del Gansu, come rivelato dal Center for Nonproliferation Studies sul “Washington Post”, mentre il secondo si trova vicino alla città di Hami, nella provincia dello Xinjiang, ed è stato scoperto dalla Federation of American Scientists e descritto sul “New York Times”.
Gli esperti – si legge sui quotidiani a stelle e strisce – hanno calcolato che nel Gansu siano in costruzione all’incirca 120 nuovi silos, mentre nello Xinjiang 110, per un totale di 230, che diventano circa 250 aggiungendo altre minime location di costruzione scoperte recentemente. Silos che potrebbero servire per il lancio di missili nucleari. I ricercatori della Federation of American Scientists, Matt Korda e Hans Kristensen, hanno affermato all’unisono che si tratta della più grande espansione di sempre dell’arsenale nucleare cinese.
CINA AUMENTA ARMI NUCLEARI: ECCO PERCHÉ
L’espansione sotto il profilo nucleare della Cina ha letteralmente stupito i ricercatori, in quanto la nazione orientale finora aveva un arsenale minimo. Certo, non si può ignorare che i lavori di costruzione siano stati fatti senza ricorrere a tentativi di occultarli agli occhi del mondo, quasi come se il Governo cinese cercasse di inoltrare un messaggio alle altre superpotenze del pianeta. Quale sia il contenuto, nessuno può dirlo; tuttavia “Il Post” effettua alcune ipotesi precise.
La prima riguarda la possibile decisione da parte del Paese di essere più aggressivo e temibile anche nel campo degli armamenti nucleari, così come sta facendo la vicina India. Potrebbe, tuttavia, trattarsi anche di una mossa difensiva, ma qualcuno tende a pensare che la Cina intenda utilizzare questi silos come elemento di negoziato con gli Stati Uniti d’America e la Russia. Gli USA infatti vorrebbero che entrasse nel trattato New START, che prevede la riduzione delle testate nucleari strategiche; qualora in futuro questo avvenga, la Cina potrebbe impiegare gran parte dei silos realizzati per uno smantellamento immediato, così da evitare ulteriori concessioni nell’ambito dell’accordo menzionato.