La Cina ha avviato il reattore nucleare dell’impianto di Shidao Bay, nella regione orientare dello Shandong, che rappresenta il primo al mondo di quarta generazione. Si tratta, insomma, del più avanzato ed efficiente attualmente in funzione, sia dal punto di vista dell’effettiva produzione di energia, sia per quanto riguarda le emissioni generali e i costi produttivi. Non è ancora chiaro quanta popolazione servirà effettivamente l’impianto, mentre l’avvio del rettore nucleare di quarta generazione per la Cina rappresenta un importante passo avanti verso la neutralità carbonica del settore elettrico, che dovrebbe portare ad una produzione nucleare del 18% entro il 2060, obiettivo difficilmente raggiungibile per il colosso cinese allo stato attuale.
Cos’è il reattore nucleare di quarta generazione avviato dalla Cina
La Cina, insomma, è riuscita a fare un ulteriore, importante, passo avanti nella produzione energetica verde grazie al reattore nucleare di quarta generazione con un largo anticipo rispetto agli altri attori mondiali. L’impianto cinese, infatti, ha il grosso vantaggio di essere modulare, e pertanto facilmente installabile anche in contesti geologici particolarmente sfavorevoli, mentre le altre aziende che stanno investendo nel nucleare ritengono che la soluzione sia, almeno dal punto di vista dello sviluppo, troppo costosa.
Il reattore nucleare di quarta generazione della Cina, invece, conta su componenti al 90% prodotte internamente al territorio cinese, con importanti fondi statali che ne garantiscono la copertura economica. A livello prettamente tecnico, l’impianto utilizza un sistema di raffreddamento a gas invece che ad acqua pressurizzata, aumentandone ampiamente l’efficienza ed anche i costi generali. Per quanto riguarda il reattore nucleare della Cina, per ora sarà limitato ad una produzione di 200 Megawatt, ma è probabile che verrà ulteriormente aumentata, anche grazie alla modularità dell’impianto. Quest’ultima, inoltre, permette di trasportare ed utilizzare l’impianto non solo per la produzione energetica propriamente intesa, ma anche per alimentare direttamente impianti di riscaldamento industriali, impianti di desalinizzazione e per la produzione di vapori a scopi industriali.