La Cina ha criticato apertamente gli Stati Uniti per la loro politica di sussidi, a suo dire “discriminatori”, invitando l’Organizzazione mondiale del commercio a rafforzare il monitoraggio della violazione da parte di quest’ultima delle regole dell’OMC. Pechino ha come obiettivo quello di salvaguardare il multilateralismo, secondo gli esperti. La posizione del Paese di Xi Jinping è emersa durante una riunione ordinaria del Comitato per le sovvenzioni e le misure compensative dell’OMC che si è tenuta martedì a Ginevra, in Svizzera. Qui, i rappresentanti cinesi hanno sottolineato come l’Inflation Reduction Act statunitense del 2022 abbia attuato delle politiche protezionistiche, secondo un rapporto di China Media Group, nascondendosi dietro politiche “verdi”.



La legge statunitense copre le sovvenzioni relative alle industrie di energia pulita ma allo stesso tempo limita l’uso di batterie da parte di un “ente straniero di interesse” nei veicoli elettrici. Dunque la misura va a colpire non solamente la Cina, ma anche altre economie dell’Unione Europea e la Corea del Sud. Si tratterebbe, secondo Pechino, di una violazione al commercio internazionale di un certo numero di Paesi. Gli Stati Uniti, come sottolinea il China Daily, interpretano arbitrariamente gli “accordi di libero scambio”, mettendo in serio pericolo le regole del commercio globale.



La Cina fa causa contro gli Stati Uniti all’OMC

Secondo i rappresentati della Cina nella riunione ordinaria del Comitato a Ginevra, il CHIPS and Science Act degli Stati Uniti del 2022 riflette l’approccio del “doppio standard” degli Stati Uniti ai sussidi industriali. La legge proibirebbe alle aziende di espandere la loro produzione di semiconduttori avanzati in Cina. Pechino ha parlato di “mentalità della guerra fredda degli Stati Uniti” e di bullismo nel campo del commercio. La normativa avrebbe gravemente danneggiato gli interessi della Cina, colpendo anche gli interessi immediati di tutte le parti, compresi gli Stati Uniti e i suoi alleati.



Lo scorso dicembre, la Cina ha intentato una causa presso l’OMC contro gli Stati Uniti riguarda le misure di controllo delle esportazioni di chip di questi ultimi. L’accordo dell’OMC sui sussidi e misure compensabile consente a ciascun Paese di utilizzare la procedura di risoluzione delle controversie per chiedere la revoca della sovvenzione o la rimozione dei suoi effetti negativi. La Cina ha inoltre esortato gli USA a rimuovere le misure di sovvenzione discriminatorie e distorsive non conformi alle regole, sottolineando l’importanza di mantenere una certa stabilità nella fornitura globale di semiconduttori.