Cina: creato il primo robot mutaforma
In Cina è stato creato il primo robot mutaforma, che secondo un video degli stessi creatori sarebbe in grado, sotto sollecitazione da temperatura, cambiare dallo stato solido a quello liquido, compiendo tutta una serie di azioni impensabili per un robot prima d’ora. Concretamente, il robottino potrebbe avere parecchie applicazioni, tra cui anche alcune in medicina, ma per ora sarebbe ancora in una fase troppo embrionale del suo sviluppo.
Il robot mutaforma sviluppato in Cina è realizzato con una serie di materiali magnetici, oltre ad essere in grado di condurre la corrente elettrica. I video prodotti fino a questo momento avrebbero dell’incredibile, mostrando il robot sotto forma di essere umano passare tranquillamente attraverso le sbarre di una gabbia, trasformandosi in “poltiglia”. Appena uscito dalla gabbia, poi, il robot mutaforma creato in Cina semplicemente posizionandosi in uno stampino che ne riduce la temperatura, si riforma in umanoide. Sviluppato nell’ambito dell’Università di Hong Kong, i primi risultati del team cinese sono stati pubblicati sulla celebre rivista di settore Matter.
Cina, il robot mutaforne utile anche in medicina
Insomma, per quanto per ora i video prodotti con il robot mutaforma in Cina abbiano già dell’incredibile, sembra che i possibili sviluppi di questa particolare tecnologia potrebbero muovere in diverse direzioni. In particolare, Carmel Majidi che ha aiutato nello sviluppo del robot, sostiene che in futuro potrebbero trovare applicazione in medicina, per veicolare direttamente dei farmaci delicati, oppure per rimuovere oggetti estranei all’interno del corpo.
Ed è lo stesso Carmel Majidi a spiegare come funziona in robot mutaforma creato in Cina. Il materiale di cui è composto e che gli permetterebbe di cambiare la sua forma è il gallio, con un punto di fusione molto basso (29,8 gradi), arricchito con particelle magnetiche che gli permettono di “muoversi”. “Da un lato”, spiega Carmel Majidi parlando del robot mutaforma della Cina, “rendono il materiale reattivo a un campo magnetico alternato, in modo che sia possibile scaldare il materiale per induzione determinandone il cambiamento di fase. Dall’altro lato, le particelle magnetiche danno al robot la capacità di muoversi in risposta al campo magnetico“. Inoltre, sarebbe molto più liquido di altri composti simili, permettendogli movimenti più agevoli attraverso fessure anche parecchio strette.