Cina, crollano le nascite e i matrimoni, un rapporto pubblicato da Goldman Sachs ha anticipato le proiezioni per i prossimi anni confermando l’andamento della crisi demografica in atto che ha ribaltato la situazione precedente, quando il governo aveva imposto un limite di figli per famiglia al fine di contrastare la crescita esponenziale della popolazione. L’eliminazione avvenuta nel 2023 della cosiddetta “legge del figlio unico” prima cambiata nel 2013 aumentando la soglia a tre, non ha comunque funzionato e il Paese sta andando verso un invecchiamento generale e una inversione di tendenza. Il cambiamento della società sta passando anche attraverso una modifica della cultura tradizionale, con una diffusione da record di nuclei familiari composti da una sola persona o coppie senza figli e soprattutto con animali domestici come cani e gatti.
Su quest’ultimo punto, il rapporto Goldman Sachs si è concentrato prevedendo un ulteriore incremento della presenza di animali da compagnia, specialmente nelle famiglie più giovani. Le vendite aumenteranno non solo per quanto riguarda i cuccioli, ma di conseguenza anche per tutti i prodotti e servizi collegati come cibo e accessori, che farà esplodere il settore che gli esperti chiamano la “Pet Economy“, e che genera un mercato da più di 12 miliardi di dollari.
Crisi demografica in Cina, previsioni Goldman Sachs: “Entro il 2030 ci saranno 70milioni di animali e 40milioni di bambini”
La Cina combatte contro la crisi demografica, l’invecchiamento della popolazione e il crollo delle nascite e dei matrimoni. Nelle famiglie aumenta invece la tendenza all’acquisto di animali domestici, in particolare gatti, scelti soprattutto per la facilità di allevamento in appartamento anche con spazi limitati. Secondo un rapporto pubblicato da Goldman Sachs, questa situazione peggiorerà arrivando ad una percentuale maggiore di presenza di cani e gatti nella case che di bambini.
Come sottolinea il documento che ha analizzato i dati del National Bureau of Statistics infatti: “Entro il 2030 il rapporto sarà di 70 milioni di animali domestici contro 40 milioni di bambini di età inferiore ai 4 anni“. Solo nel 2017 invece la tendenza era opposta, con 90milioni di bambini rispetto a 40milioni di cani e gatti presenti nelle città. Tra le cause, viene specificato che una delle principali è la minore propensione a sposarsi e a fare figli, soprattutto aumentata tra le donne di età compresa tra 20 e 35 anni che, come confermano recenti sondaggi, non considera più il matrimonio e la gravidanza come un valore e dovere sociale.