La Cina ha lanciato esercitazioni aeree e marittime vicino a Taiwan, in risposta a ciò che ha chiamato “interferenze esterne e provocazioni delle forze indipendentiste di Taiwan“. Pechino si fa dunque sempre più minacciosa nei confronti dell’ex isola di Formosa, che ha ventilato di essere disposta a riannettere anche con la forza entro il 2049, anno in cui secondo i piani dovrà completarsi la riunificazione nazionale. Come riportato dal Guardian, una dichiarazione del Col. Shi Yi, portavoce del Comando del Teatro Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA), navi da guerra, aerei antisommergibile e aerei da combattimento sono stati inviati a sud-ovest e sud-est di Taiwan oggi, martedì 17 agosto. In risposta, il ministero della difesa di Taiwan ha detto: “L’esercito della nazione ha una piena comprensione e ha fatto una valutazione totale della situazione nella regione dello stretto di Taiwan, così come i relativi sviluppi in mare e in aria, ed è preparato per varie risposte“.



Non siamo certo dinanzi al primo episodio di tensione verificatosi nel Mar Cinese Meridionale. Da oltre un anno l’attività militare cinese verso Taiwan si è intensificata, rendendo attuali i discorsi di una possibile invasione da parte di Pechino, con tanto di relativi dibattiti sulla volontà degli USA di intervenire o meno a protezione di Taiwan. Nelle scorse settimane Taipei ha approvato un altro grande ordine di acquisto di armi proprio dagli americani, e ha accettato di istituire uffici di rappresentanza diplomatica reciproca con la Lituania. Una scelta, quest’ultima, che ha spinto Pechino a richiamare il suo ambasciatore dalla nazione europea, e ad ordinare alla Lituania di uscire dalla Cina.



CINA, ESERCITAZIONI D’ATTACCO CONTRO TAIWAN

In un’analisi per il thinktank canadese Macdonald-Laurier Institute, l’esperto di Cina J Michael Cole ha detto che le esercitazioni come quella di martedì sortiscono spesso per un effetto psicologico: “Le abbiamo viste ogni anno, e spesso si tratta di esercizi di routine, su piccola scala, la cui importanza è stata aumentata dai media statali e dai funzionari per inviare un segnale“. Il commentatore della difesa taiwanese, Wang Zhen Ming, ha detto che Taiwan stava in qualche modo diventando insensibile alle frequenti esercitazioni e incursioni. “Questo è un bene e un male…le esercitazioni militari della Cina non hanno davvero un effetto su Taiwan, ma dal lato cattivo, e questo può anche essere lo scopo dell’esercito cinese, Taiwan può abbassare la guardia vista la frequenza“. Pechino ha giustificato la sua mossa sostenendo che Taiwan e Stati Uniti hanno “ripetutamente provocato e inviato gravi segnali sbagliati, violato gravemente la sovranità della Cina, e gravemente minato la pace e la stabilità dello stretto di Taiwan, che è diventato la più grande fonte di rischi per la sicurezza. (…) Questa esercitazione è una risposta solenne alle interferenze esterne e alle provocazioni delle forze indipendentiste di Taiwan“.

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