Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato il primo ministro giapponese Fumio Kishida: i due si sono accordati sul mantenere il dialogo a margine del vertice Apec di San Francisco. Xi e Kishida hanno parlato per circa 65 minuti, come riporta Agi: tra loro è stato il primo faccia a faccia in un anno. I due leader hanno deciso di “mantenere il dialogo a tutti i livelli” e di avere colloqui regolari sul controllo delle esportazioni, mantenendo il coordinamento sugli affari regionali e internazionali. Un accordo tra i due Paesi orientali anche sul contrasto al cambiamento climatico. Restano però punti irrisolti, come le acque di Fukushima, secondo quanto affermato da un alto funzionario giapponese, citato in forma anonima dall’agenzia Kyodo.
“La comunità internazionale è a un punto di svolta storico in cui il confronto e la cooperazione sono intrecciati in maniera complicata”, ha detto Kishida. Giappone e Cina “hanno la responsabilità di contribuire alla pace e alla stabilità globali”. Xi Jinping ha invece affermato che “i rischi e le sfide emergono di continuo” e le relazioni tra Cina e Giappone sono “in un momento critico”. I due Paesi devono quindi “considerare lo sviluppo reciproco in modo obiettivo e razionale e stabilire un riconoscimento positivo , amichevole e reciproco” e “gestire in modo costruttivo le differenze e i conflitti”.
Cina-Giappone, le acque di Fukushima fanno discutere
C’è stato modo di confrontarsi anche riguardo la questione di Taiwan, che Pechino considera una provincia da unificare con la Repubblica Popolare Cinese. Xi Jinping, nel corso dell’incontro con il primo ministro giapponese Fumio Kishida, ha sottolineato che è legata al “fondamento politico delle relazioni bilaterali”. Sul piano economico, invece, “gli interessi di Cina e Giappone sono profondamente intrecciati e non gioverà a nessuno impegnarsi in “piccoli cortili e alti muri” e nel de-coupling”, ovvero la separazione delle economie, ha aggiunto.
Kishida ha invece accusato la Cina di assertività nelle dispute territoriali, che vedono Pechino e Tokyo contendersi la sovranità delle isole Senkaku. Il primo ministro ha espresso “seria preoccupazione” da parte del Giappone, citando anche l’aumento delle attività militari della Cina con la Russia nei pressi del Paese con capitale Tokyo. Infine, si è parlato dello scarico in mare delle acque della centrale di Fukushima, che “è legato alla salute di tutta l’umanità, all’ambiente marino globale e agli interessi pubblici internazionali”, secondo il presidente cinese. Secondo Xi, “il Giappone dovrebbe prendere sul serio le legittime preoccupazioni in patria e all’estero e gestirle adeguatamente in modo responsabile e costruttivo”, riporta Agi. Kishida ha infine sollecitato Xi a rimuovere il bando sui prodotti ittici giapponesi emesso ad agosto scorso dopo l’inizio dello scarico in mare delle acque reflue della centrale.