Cina: “Guerra contro gli USA sarebbe disastrosa”
Nella giornata di lunedì il Ministro della Difesa della Cina, il generale Li Shangfu, ha tenuto il suo primo discorso pubblico dopo aver assunto l’incarico governativo a marzo. Un discorso in cui ha parlato dell’obiettivo cinese di arrivare alla tanto attesa unificazione, lavorando soprattutto nell’ottica dell’annessione dell’isola indipendente di Taiwan, da tempo mira espansionistica del governo del Partito comunista.
Ha sottolineato che per la Cina l’annessione dell’isola è il “fulcro degli interessi fondamentali” del governo, sostenendo che se fosse necessario ricorrerebbero, senza problemi ed esitazioni, anche alla forza. Secondo il generale ogni tentativo di frapporsi all’unificazione cinese è “assurdo e pericoloso“, spiegando che “più le attività separatistiche saranno dilaganti, più risolute saranno le nostro contromisure. Ogni interferenza straniera è destinata a finire in un fallimento“. Tuttavia, il discorso del generale, in conclusione, ha assunto anche toni meno belligeranti, soprattutto nei confronti degli Stati Uniti, ritenuti tra coloro che minacciano l’unificazione della Cina. Per Li “una guerra [contro gli USA] sarebbe un disastro insopportabile per il mondo intero”, aprendo in qualche modo ad un dialogo con la Casa Bianca, purché accetti di lasciarli liberi di conquistare Taiwan.
La risposta della Casa Bianca: “Il conflitto rischia di essere inevitabile”
Insomma, seppur sostenendo che unificare Taiwan è un obiettivo inderogabile per la Cina, che sarà disposta anche a ricorrere alle armi per portarlo a termine, il Partito sembra essersi dimostrato più aperto ad un dialogo con gli Stati Uniti. Dal conto loro, però, alla Casa Bianca avrebbero, contestualmente, deciso di mettere immediatamente, e nuovamente, un punto fermo alle mire espansionistiche cinesi.
Parlando ai media dopo il discorso di Li Shangfu, infatti, John Kirby, il portavoce della sicurezza nazionale nella Casa Bianca, ha detto che la Cina sta diventando sempre più aggressiva nei confronti di Taiwan. Circostanza che per gli Stati Uniti costituisce un grosso problema, ragione per cui Kirby ritiene che “non passerà molto tempo prima che qualcuno si faccia male“. Gli incidenti nello stretto sono sempre più frequenti, spiega, sottolineando che la Cina agisce al di fuori delle “regole internazionali”, che la Casa Bianca è intenzionata “a difendere”. Altri incidenti, conclude, “potrebbero far perdere il controllo della situazione”.