La Cina torna a tremare alla vista dei nuovi e ultimi dati sui contagi da Coronavirus nel Paese. Dopo un momenti di flessione e il ritorno alla “normalità”, da Pechino arrivano nuove misure sempre più stringenti per arginare la possibilità di nuovi focolai e il ritorno all’emergenza vissuta negli scorsi mesi. A pochi giorni dal countdown in vista delle Olimpiadi invernali che si terranno proprio nella capitale del Paese del “dragone” preoccupano quei contagi in giro per la Cina, con una città di quattro milioni di abitanti costretta a ricorrere al lockdown.
Chiusure forzate, movimenti ridotti al minimo indispensabile e tutti a casa. È questo quanto deciso per la città di Lanzhou, capoluogo del Gansu che conta oltre quattro milioni di abitanti e sei casi di Covid-19 accertati nelle ultime ore. La notizia della chiusura della città, con annessi controlli in entrata e uscita e movimenti consentiti solo in caso di emergenza, non è stata accolta con stupore. La decisione è stata presa “al fine di prevenire il rischio di diffusione dell’epidemia e proteggere efficacemente la salute e la sicurezza della maggior parte dei corridori, del personale e dei residenti”.
Lanzhou in lockdown, la situazione contagi in Cina
Mentre la città di Lanzhou, che conta quattro milioni di abitanti, è costretta al lockdown forzato per evitare il peggio, nel resto della Cina di certo non se la passano meglio. Nonostante non siano state prese decisioni circa il blocco di altre città, per il paese si respira aria di emergenza, con nuovi focolai che giorno dopo giorno preoccupano le istituzioni. La nuova fiammata di contagi è iniziata circa due settimane fa, legata a un gruppo di turisti che si trovava a Shanghai prima di volare a Xìan, nel Gansu e nella Mongolia interna,.
Ad oggi il numero dei casi in Cina si attesta intorno ai 200 positivi, con 19 nuovi casi di Covid-19 segnalati domenica relativi alla Mongolia Interna, quattro ciascuno nel Guizhou e nel Gansu, due a Pechino, Hebei e Shaanxi. Data l’emergenza nata dal turismo nel Paese le autorità hanno annunciato la sospensione dei gruppi turistici interprovinciali in cinque aree in cui sono stati rilevati casi, tra cui Pechino. A tenere banco è la variante Delta, con funzionari sanitari che hanno anche avvertito che potrebbero emergere altre infezioni nei prossimi giorni.