Dopo l’emergenza posti di lavoro nel settore dei videogames, crollati in Cina, oggi un articolo del giornale China Daily, in controtendenza con il resto dell’opinione internazionale, analizza tutte le nuove opportunità occupazionali che potranno essere create grazie allo sviluppo di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Intervistando anche esperti del settore e docenti universitari, il quotidiano fa il punto della situazione, sottolineando che, pur essendo giustificati i timori di molti lavoratori, dall’altra parte c’è anche la certezza, che almeno per il momento, strumenti come ChatGpt e algoritmi in grado di riprodurre il linguaggio umano per creare contenuti e anche forme di arte, non saranno in grado di sostituire l’opera umana.



Gli esempi sono moltissimi, e anche i settori coinvolti sembrano moltiplicarsi velocemente. Wang Jianshuo, fondatore ed amministratore delegato dell’azienda Baixing AI, che sviluppa tencologie di automazione di linguaggio e risposta, che vengono poi usate ad esempio nei canali di assistenza al cliente, afferma che “Uno strumento come ChatGpt è in grado di apprendere parametri liguistici ed utilizzarli in tempi che sarebbero impensabili per gli esseri umani, creando contenuti che a volte,  non solo non sono distinguibili da quelli prodotti dall’uomo, ma spesso risultano più efficaci“. Tuttavia, aggiunge l’imprenditore “servono sempre istruzioni ben precise, e queste possono essere date soltanto da sviluppatori con un cervello umano“.



Cina “L’intelligenza artificiale creerà più posti di lavoro di quanti ne sostituisce”

In Cina, come in molti altri paesi si sta sperimentando l’ampio raggio d’azione ed utilità dell’intelligenza artificiale in numerosi campi che prima risultava impensabile potessero essere coinvolti da un algoritmo. Come ad esempio l’arte. Il pittore Xi Li, ha dichiarato al China Daily che “Se è vero che l’AI riesce a riprodurre opere artistiche alla perfezione, ad un occhio attento non sfugge che queste non hanno una personalità, che sono prive dell’anima artistica tipica dell’uomo“. E dice “Noi artisti chiamiamo questi contenuti ‘disegni‘ ma non certo arte, perchè l’algoritmo mette solo insieme una serie di dati e non è in grado di pensare“.



Anche il professore di economia Qu Xiaobo, sostiene che ChatGpt non riuscirà mai a sostituirsi al lavoratore umano. Per il semplice motivo che aumentando la produttività delle imprese aumenteranno anche le opportunità per altre risorse umane, e assicura che nel futurocreerà più posti di lavoro di quanti ne è in grado di sostituire“.  Perchè “l’AI è stata inventata per aiutare l’uomo e non per prenderne il posto” conclude.