Ancora tensione tra Pechino e Washington. La Cina, infatti, ha lanciato una disputa contro gli Stati Uniti d’America all’Organizzazione Mondiale del Commercio. Il motivo? Le misure di controllo delle esportazioni di chip messe in atto da parte del Paese guidato da Joe Biden. “Una pratica tipica del protezionismo commerciale”, la versione delle autorità asiatiche.
Come reso noto in un comunicato diffuso sul sito del ministero del Commercio, la Cina accusa gli States di avere “generalizzato il concetto di sicurezza nazionale, abusando delle misure di controllo delle esportazioni, ostacolando il normale commercio internazionale di chip e altri prodotti, minacciando la stabilità della catena industriale globale e della catena di approvvigionamento, interrompendo l’economia e l’ordine del commercio internazionale” e violando regole economiche e commerciali.
Cina lancia una disputa contro gli Stati Uniti al Wto
“Gli Stati Uniti puntano sull’”America first” facendo prevalere le propria leggi nazionali sulle regole internazionali e sulle leggi altrui, ignorando le regole del WTO e le preoccupazioni degli altri Paesi”, l’analisi dell’ambasciatore cinese presso il WTO Li Chenggang. Il portavoce di Pechino, inolre, ha definito Washington “un distruttore del sistema commerciale multilaterale”. L’ambasciatore degli Stati Uniti presso il WTO, Maria Pagan, ha difeso le politiche americane, sottolineando che si tratta di una delle economie più aperte e competitive al mondo con le tariffe più basse. “Per molti decenni, gli Usa hanno portato avanti un’economia fondamentalmente aperta”, la sua analisi. La revisione della politica commerciale degli Stati Uniti avviene ogni tot anni e consente ai 164 membri di fornire un feedback sul track record di Washington.
Ricordiamo che gli Stati Uniti avevano precedentemente affermato che le politiche industriali della Cina erano distorte nei confronti di beni e servizi importati. Washington, inoltre, aveva anche invitato la seconda economia più grande del mondo a procedere a un’ulteriore liberalizzazione e ad aprire i suoi vasti mercati. Il sistema del Wto per la risoluzione delle controversie commerciali globali è stato solo parzialmente funzionante dal dicembre 2019, quando il ripetuto blocco delle nomine dei giudici da parte di Washington sotto l’ex presidente Donald Trump ha paralizzato la sua corte suprema. Ciò significa che qualsiasi membro, inclusi gli Stati Uniti, può e ha impugnato le decisioni prese da un tribunale di grado inferiore in un limbo legale.