E’ divenuto virale in questi giorni, superando le due milioni di visualizzazioni, un video proveniente dalla Cina in cui si vedono migliaia di auto elettriche letteralmente abbandonate e arrugginite, in parcheggi giganteschi. Il mercato delle auto in Cina è stato stravolto negli ultimi anni, e al momento è in corso una guerra di prezzi che potrebbe causare numerose “vittime” fra gli addetti ai lavori. In Cina un’elettrica costa il 33% in meno di una termica e ovviamente questi prezzi stracciati a lungo andare rischiano di “eliminare” dal mercato le aziende che non hanno grossi capitali alle spalle.



Il video in questione è stato girato dal sudafricano Winston Sterzel, per anni residente in Cina, e mostra decine di migliaia di auto elettriche abbandonate, alcune delle quali molto probabilmente di produzione BYD, lasciate arrugginire in parcheggi estesi fino all’infinito, a loro volta abbandonati. Secondo le accuse dello youtuber, la Cina di fatti immatricolerebbe migliaia di auto elettriche per poi abbandonarle, di modo da falsare i numeri del mercato: in poche parole risulterebbero vendute molte migliaia di auto in più rispetto a quelle effettivamente circolanti sulle strade del Paese.



AUTO ELETTRICHE, IL VIDEO DELLA CINA CON GLI EV ABBANDONATI: LE IPOTESI

Sarebbe una sorta di “schema Ponzi” per le auto elettriche: i produttori, per convincere i finanziatori ad investire, gonfierebbero le vendite pubblicizzando quindi una transizione green che in realtà sarebbe ben lontana dai fatti. Un modo per mostrare al mondo intero quanto la Cina tenga all’ambiente, e nel contempo ottenere soldi da investire.

Ovviamente si tratta di una teoria che per il momento non è affatto verificabile, ma il fatto che Pechino sia molto propensa a mantenere ciò che accade all’interno delle mura assolutamente segreto è una cosa nota e risaputa: che l’auto elettrica cinese sia quindi tutto un grande inganno? Sicuramente un filmato che farà felice i numerosi detrattori delle auto elettriche, che hanno sempre esternato il proprio scetticismo da quando è stato ufficializzato il ban dell’Ue di benzina e diesel.