La Cina non si unirà alle sanzioni contro la Russia: un “no” secco e che fa rumore quello che proviene dal Paese del Dragone, oppostosi fermamente all’azione intrapresa dagli Stati dell’Occidente. A pronunciarlo, nella giornata di mercoledì 2 marzo 2022, è stato il regolatore bancario nazionale, aggiungendo che la Cina, che ha rifiutato di condannare l’invasione della Russia in Ucraina, ha ripetutamente criticato questo tipo di provvedimenti, definendoli apertamente e senza fare troppo ricorso alla retorica “sanzioni illegali e unilaterali”.



“Per quanto riguarda le sanzioni finanziarie, non le approviamo, soprattutto quelle lanciate unilateralmente, perché non funzionano bene e non hanno basi legali”, ha asserito nello specifico Guo Shuqing, presidente della China Banking and Insurance Regulatory Commission, in una conferenza stampa. “Non parteciperemo a tali sanzioni. Continueremo a mantenere normali scambi economici e commerciali con le parti interessate”.



CINA NON APPROVA SANZIONI ECONOMICHE ALLA RUSSIA PER L’INVASIONE IN UCRAINA

Come riporta Reuters, la Cina e la Russia “sono cresciute sempre più vicine negli ultimi anni, anche come partner commerciali. Il commercio totale tra i due Paesi è salito del 35,9% l’anno scorso, arrivando ad attestarsi alla quota record di 146,9 miliardi di dollari, secondo i dati doganali cinesi, con il Paese sovietico che serve come una delle principali fonti di petrolio, gas, carbone e materie prime agricole, con un surplus commerciale con la Cina”.

Guo Shuqing, nell’ambito delle sue dichiarazioni, ha poi inteso aggiungere che “l’impatto delle sanzioni sull’economia e sul settore finanziario della Cina non è finora troppo significativo ed esse nel complesso non avranno molto impatto (sulla Cina) anche in futuro”. Ha quindi concluso effettuando una citazione relativa alla resistenza da parte dell’economia cinese e del settore finanziario.