La Cina starebbe lavorando alla realizzazione di nuovi armi in grado di stoppare le minacce provenienti dal cielo, con particolare riferimento agli aerei USA: è l’indiscrezione riferita in queste ore dalla testata giornalistica “The Sun”, secondo cui le nuove dotazioni tecnologiche in fase di creazione avrebbero lo scopo di “accecare” letteralmente i sensori appartenenti ai velivoli a stelle e strisce, o, più genericamente, nemici. Infatti, in un report diffuso dalla National Intelligence, il Paese del Dragone punta a superare l’armamentario tecnologico a disposizione della nazione americana già entro il 2022.
Sorpasso imminente, dunque? Parrebbe proprio di sì, come si legge nel documento pubblicato dal quotidiano: “Pechino continua ad addestrare la sua milizia aerospaziale e a progettare nuove armi terrestri e aeree, distruttive e non, contro i satelliti” e “ha capacità tecnologiche contro le armi, utili a ottenere gli stessi benefici militari, economici e di prestigio che Washington si è guadagnata in questi anni di leadership”.
CINA, NUOVE ARMI CONTRO AEREI USA: CAMBIAMENTO GEOPOLITICO ALL’ORIZZONTE
La Cina, stando a quanto scrive “The Sun”, avrebbe già costruito missili e laser terrestri, pronti per essere puntati contro i sensori degli aerei o delle armi USA. Addirittura, basandoci esclusivamente sul rapporto della National Intelligence, la Cina dovrebbe dotarsi di una stazione spaziale nell’arco di tempo incluso fra il 2022 e il 2024, per poi effettuare alcune misure esplorative sulla Luna ed edificare sulla superficie satellitare una stazione di ricerca. “Pechino continuerà i suoi sforzi per aumentare l’influenza e il peso della Cina e diminuire quello degli Stati Uniti d’America. Si infilerà tra gli USA e i suoi alleati per promuovere nuove leggi internazionali che favoriscano il sistema autoritario cinese”. Ecco dunque che, improvvisamente, si stagli all’orizzonte un cambiamento di natura meramente geopolitica a livello internazionale, tanto che a Washington si sta studiando la situazione e si stanno prendendo contromisure alla stessa sin dal 2018, nel tentativo di contenere questa repentina escalation messa in atto dalla Cina.