Primo morto in Cina a seguito di un misterioso virus della polmonite, che ha colpito la nazione da qualche settimana a questa parte. Stando a quanto specificato dai colleghi dell’edizione online di Repubblica, la vittima è un paziente che era ricoverato presso la città di Wuhan, nella Cina interna, dove si è appunto diffusa l’epidemia. Al momento sono 41 le persone che sono ricoverate negli ospedali della zona, di cui sette che versano in grave condizioni, mentre le altre 34 sono stabili. Due invece i pazienti dimessi negli ultimi giorni, dopo aver risposto in maniera positiva alla cura. In totale sono 59 le persone che dall’inizio del mese di dicembre si sono ammalate in Cina, e secondo i ricercatori locali si tratterebbe di un nuovo tipo di coronavirus. Le autorità hanno comunque voluto rassicurare l’opinione pubblica, evitando allarmismi, e specificando che non sono stati registrati nuovi casi dal 3 gennaio scorso, ed inoltre, che non vi sono conferme circa il fatto che il virus possa essere trasmesso fra umani.



CINA, MORTO PAZIENTE AFFETTO DA MISTERIOSA POLMONITE: FORSE ORIGINATA DAL MERCATO DI WUHAN

La cosa certa, invece, è che la maggior parte delle persone che si sono ammalate di questa misteriosa polmonite, aveva frequentato il mercato del pesce di Wuhan, una delle tante metropoli cinesi, con ben 19 milioni di abitanti. Secondo le autorità sanitarie, non è da escludere che si tratti di un nuovo virus trasmesso fra animali selvatici, in quanto nel mercato suddetto, vengono venduti animali vivi e cacciagione. La zona è stata completamente disinfestata, in attesa che si possano avere ulteriori certezze. Secondo i sanitari non si tratterebbe comunque del temibile virus della Sars, che fra il 2002 e il 2003 uccise più di settecento persone fra Cina e Hong Kong, nonché Carlo Urbani, il medico italiano che per primo classificò lo stesso virus. Esclusa anche l’aviaria e la Mers, entrambe comparse nel 2013.

Leggi anche

COP29/ Tutti a Baku: l’Ue si flagella, la Cina inquina (e chi la ferma?). E Trump...SCENARI/ Cina-Usa, resa dei conti a Taiwan e “patto” per indebolire l’Ue