La Cina torna all’attacco degli Stati Uniti. Dopo aver pubblicato un rapporto sullo stato della democrazia americana, evidenziandone contraddizioni e limiti, diffonde un report riguardante le violazioni dei diritti umani in Usa. Il documento, condiviso dall’Ufficio per l’Informazione del Consiglio di Stato, affronta diversi temi, dal grave fallimento del sistema di protezione dei diritti civili al crescente svuotamento della democrazia elettorale.
Ma la Cina parla anche dell’aumento della discriminazione razziale e delle diseguaglianze in Usa, evidenzia il peggioramento della crisi di sopravvivenza di base dei meno abbienti, la regressione storica dei diritti delle donne e dei bambini e denuncia la violazione arbitraria dei diritti umani in altri Paesi e la giustizia “calpestata”. Secondo tale rapporto, il razzismo in Usa si è fatto sempre più grave: la discriminazione ai danni delle minoranze è sempre più diffusa e l’aspettativa di vita ha registrato un declino drammatico, mentre il numero di morti per l’abuso di sostanze stupefacenti continua a crescere e le condizioni dei bambini sono sempre più preoccupanti.
VIOLAZIONI DIRITTI UMANI: RAPPORTO CINA CONTRO USA
Il rapporto attacca anche i politici Usa, accusati di servire gli interessi di un’oligarchia e di non essere in grado di affrontare i problemi strutturali dei diritti umani negli Stati Uniti. Invece, si preoccupano di attaccare gli altri Paesi, causando scontri e divisioni, oltre che confusione nella comunità internazionale. Gli Stati Uniti, che si definiscono “difensori dei diritti umani”, in realtà per la Cina sono perturbatori e un ostacolo per lo sviluppo globale dei diritti umani. Infatti, i cinesi menzionano le operazioni militari all’estero e le sanzioni contro altri Paesi: oggi sono rivolte a oltre 20 Stati, alcuni dei quali per questo non riescono a fornire alla popolazione cibo e medicine di base. La legge e la giustizia sui diritti umani negli Stati Uniti hanno subito una regressione tale da minare i diritti e le libertà fondamentali del popolo americano. Vengono citate le uccisioni con armi da fuoco e le sparatorie di massa, infatti la violenza armata viene definita “una malattia americana”. Il documento della Cina affronta anche il tema del sovraffollamento delle carceri, trasformate in moderne istituzioni per schiavi dove il lavoro forzato e lo sfruttamento sessuale sono all’ordine del giorno.