L’ex ambasciatore della Cina a Washington, Qin Gang, è stato eletto Ministro degli Esteri di Pechino. Fidato consigliere di Xi Jinping, sostituirà l’attuale ministro Wang Yi, che nel frattempo andrà ad occupare una posizione più importante per il Partito Comunista. Nella sua esperienza da ambasciatore in America, inoltre, Qin in più occasioni sembra aver aperto ad un recupero dei rapporti con gli USA, particolarmente incrinati negli anni e peggiorati drasticamente dallo scoppio della guerra in Ucraina. Per anni portavoce del ministro degli esteri della Cina, inoltre, Qin si sarebbe guadagnato il nome di “guerriero lupo“.



Cina: chi è Qin Gang

Qin Gang, insomma, è il nuovo Ministro degli Esteri della Cina, prendendo il posto del ministro di cui per anni è stato portavoce. In questo periodo, durato complessivamente dal 2006 al 2018 (con la carica prima di portavoce e poi di responsabile del protocollo), Qin avrebbe avuto anche diversi contatti diretti con il leader cinese Xi Jinping, presenziando ai suoi incontri con gli altri leader mondiali. Occupando la posizione di portavoce del Ministro degli Esteri della Cina, inoltre, Qin Gang si sarebbe guadagnato l’appellativo di “guerriero lupo“. Termine ampiamente utilizzato negli ambienti della politica internazionale, indica tutti quei diplomatici che mantengono una linea aggressiva di difesa della politica estera della propria nazione, soprattutto nei confronti delle nazioni che avvertono come ostili.



Il futuro dei rapporti Cina/USA con Qin Gang

In qualità di ambasciatore della Cina in USA, invece, Qin Gang, a dispetto del suo appellativo, si sarebbe distinto per la sua ferma volontà di lavorare per migliorare i rapporti tra le due potenze. Ne aveva parlato, per esempio, con Forbes, dicendo che le due potenze sono “partner naturali, perché le nostre economie sono altamente complementari. Siamo molto ottimisti riguardo al potenziale e alle opportunità tra i nostri due Paesi“. Tuttavia, è anche vero che tra Cina e Usa, durante il periodo da ambasciatore di Qin Gang non si sono visti grandi segnali distensivi che facciano supporre un miglioramento dei rapporti. Recentemente, tuttavia, Joe Biden e Xi Jinping hanno promesso comunicazioni più frequenti, al fine di collaborare almeno al fine che non si verifichi una nula guerra fredda.

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