Un grave attacco è avvenuto nelle scorse ore in Cina, precisamente presso un asilo di Lianjiang: sei persone sono morte, e di queste tre sono dei bambini. L’episodio si è verificato nella provincia meridionale del Guandgong, e come dichiarato da una portavoce del governo cittadino “Le vittime sono un insegnante, due genitori e tre alunni. Un uomo sospetto è stato arrestato”. La tragedia, stando a quanto specificato dal sito dell’agenzia Agi, si è verificata attorno alle ore 7:40 di mattino locali, così come riferisce anche la rete statale China News Network. In base ad alcune testimonianze citate dal quotidiano The Paper, un uomo armato si sarebbe presentato all’asilo: ha portato con se un coltello ed ha iniziato ad aggredire un bambino quindi due adulti all’ingresso della struttura scolastica, per poi entrare e proseguire le aggressioni.



Secondo quanto riferito dalla polizia locale, in seguito intervenuta dopo le prime chiamate, l’aggressore sarebbe un ragazzo di soli 25 anni di cognome Wu, che avrebbe perpetrato un “aggressione intenzionale”. Attualmente il 25enne si trova in stato di arresto, ma le autorità non hanno comunque ancora fornito dettagli sulla vicenda ne tanto meno sulle persone vittime dell’aggressione.



CINA, STRAGE IN ASILO: UNA LUNGA SCIA DI SANGUE NEGLI ULTIMI ANNI

La Cina, come sottolinea ancora l’Agi, vieta severamente ai propri cittadini di possedere delle armi da fuoco, di conseguenza chiunque tanti un’aggressione lo fa all’arma bianca. Non è infatti la prima volta che un asilo viene preso di mira, e l’ultimo episodio era avvenuto lo scorso anno, quando tre persone erano state uccise in un asilo, e l’assassino era poi fuggito.

Un altro precedente era invece accaduto nel 2018, e in quell’occasione era stata una donna ad attaccare un asilo a colpi di coltello, provocando 14 feriti: la 39enne, in questo caso, era stata arrestata e assicurata alla giustizia. Nel corso della giornata sono attesi aggiornamenti per comprendere meglio i fatti.