Cina-Taiwan, vertice a Pechino durante il quale Xi Jinping ha incontrato l’ex presidente Ma Ying-jeou per discutere dei rapporti e legami storici che uniscono i due stati. Una occasione, come hanno sottolineato molti analisti, per inviare un chiaro segnale agli Usa e dimostrare che non c’è la volontà di avviare un conflitto ma allo stesso tempo l’obiettivo per il futuro è un processo di riunificazione che non può essere fermato. Nelle parole del leader cinese infatti, ci sono stati molti riferimenti al fatto che occorre proteggere l’identità comune, una questione evidenziata nel discorso: “Le persone su entrambe le sponde dello Stretto di Taiwan sono tutte cinesi. Non c’è disputa che non possa essere risolta, non c’è problema che non possa essere discusso e nessuna forza può separarci“.



Durante l’incontro, inoltre, il presidente cinese ha fatto chiari riferimenti alle influenze occidentali, soprattutto perchè nello stesso giorno si stava rafforzando l’alleanza tra Giappone e Stati Uniti con l’incontro tra Biden ed il premier giapponese Kishida. Per questo motivo, le affermazioni di Xi hanno assunto ancora più valore simbolico di avvertimento nello specificare che: “Le interferenze esterne non impediranno la riunificazione“.



Cina-Taiwan, storico incontro a Pechino tra Xi e l’ex presidente Ma Ying-jeou per “Rafforzare l’identità comune”

Cina-Taiwan, nello stesso giorno dello storico incontro a Pechino tra il presidente cinese Xi Jinping e l’ex leader taiwanese Ma Ying-jeou , per rafforzare l’idea di una prossima riunificazione per proteggere l’eredità comune dei due stati, si è tenuto in Usa l’incontro tra Biden ed il premier giapponese Fumio Kishida. I segnali dunque, arrivati da entrambe le parti hanno contribuito a aumentare le ostilità tra Cine e Occidente, proprio perchè nel discorso di Xi è stata più volte sottolineata la volontà di portare avanti il progetto, senza farsi influenzare da eventuali ostacoli esterni.



Il leader ha però comunque voluto specificare che: “Una nuova guerra tra le parti sarebbe un peso insopportabile per la nazione cinese“, tuttavia, la necessità è quella di preservare l’identità nonostante le differenze nei sistemi: “Le differenze nei sistemi non possono cambiare il fatto che entrambe le sponde dello Stretto di Taiwan appartengono allo stesso Paese e alla stessa nazione”. L’incontro è stato un momento considerato storico, perchè era dal 1949 che un ex presidente di Taiwan veniva accolto ufficialmente dal governo cinese. Anche se, Ma Ying-jeou era stato protagonista di un evento a Singapore durante il quale aveva già incontrato Xi nel 2015.