Due dati su tutti impressionano sulla Cina: l’unico Paese con un solo morto di Covid negli ultimi 8 mesi, e l’unica economia mondiale a crescere (+2,3%) nell’anno della pandemia. Secondo Giulio Terzi di Sant’Agata, diplomatico ed ex Ministro degli Esteri sotto il Governo Monti, i timori per una Cina che avanza e sopravanza “grazie” al Covid-19 sono del tutto fondati. Nell’intervista del 18 gennaio a La Verità, il diplomatico spiega come per l’appunto «la Cina usa il virus come un’arma di dominio sul mondo»; per Terzi la presidenza Xi Jinping per la prima volta nella storia cinese mostra l’intento chiaro di «espansione e al dominio del mondo».
Il discorso di inizio anno del Presidente cinese punta esattamente a quelle mire, con l’obiettivo del dominio sui principali campi internazionali entro il centesimo anniversario della Costituzione del Partito Comunista, ovvero nel 2049: «Esiste un piano coordinato, come ha detto Xi a fine anno: la corsa tecnologica deve riguardare tutte le aziende, ma principalmente l’intelligenza artificiale. E su questi temi è lo Stato che guida e non tollera interferenze». La competizione possibile per l’Europa e l’Occidente è su innovazione e tecnologia, ma già la Cina secondo Terzi è riuscita nell’intento fallito a suo tempo fallito dalla Russia sovietica.
IL “NODO” DELLA CINA E I LEGAMI CON IL M5S
Ma è sul Covid che si sarebbe scatenata quell’arma “perfetta” per accelerare il processo di predominio mondiale: «Nemmeno la diplomazia si fa scrupolo a dire falsità: l’ultima è che il virus non sarebbe nato a Wuhan ma gliel’abbiamo trasmesso noi italiani. I cinesi vogliono mostrarsi come modello vincente mentre le democrazie occidentali sono tutte malate». Terzi è durissimo e non nasconde l’intento doloso di Pechino nel diffondere fake news e altro: «Dopo l’epidemia di Sars, la Cina ha firmato nel 2005 un regolamento internazionale sulla salute con altri 170 Stati. Esso obbliga ogni Paese aderente a comunicare a tutti gli altri entro le 24 ore la scoperta di qualsiasi virus dovesse riesplodere. Quanti mesi ha passato Pechino in silenzio? E quanti mesi sono passati prima che una missione dell’Oms potesse recarvisi?».
Sono ben 13 i mesi “attesi” dall’OMS e dalla Cina e tra l’altro, sempre secondo il diplomatico esperto, «la missione è composta di esperti reclutati con il gradimento cinese. La Cina vuole fare emergere soltanto ciò che le fa comodo. È una vera guerra quella che sta combattendo contro l’Occidente, con munizioni di propaganda, di influenza politica e di ricatto economico». Per Giulio Terzi il “silenzio” italiano in questo senso è spiegabile per un semplice motivo: «Movimento 5 stelle ha dalla Cina un appoggio significativo: il Memorandum of Understanding, la visita di Luigi Di Maio da Xi Jinping, tutte le concessioni ottenute via via, le posizioni prese anche nei contesti internazionali sulla regolamentazione degli investi- menti stranieri (leggi cinesi) in Europa. Anche nel Pd c’è chi la sa lunga su queste cose, ma per i 5 stelle la Cina è un punto di riferimento politico importante».