In alcune province della Cina è stata legalizzata la registrazione dei bambini da parte di donne non sposate e la sensazione è che presto sarà dato il “via libera” generale alla fecondazione in vitro per coloro che sono single. Il Paese, come riportato da Reuters, sta infatti facendo i conti con un drammatico fenomeno di denatalità. Le nascite sono ai limiti storici e il Governo sembrerebbe volere puntare su quelle persone che vorrebbero un figlio, ma che non hanno un compagno al proprio fianco.
Chen Luojin, 33 anni, della provincia di Sichuan, è una donna single che si è sottoposta ad un trattamento di riproduzione assistita in una clinica privata. Adesso è alla decima settimana di gravidanza. “Non è una scelta per tutti, ma io sono felice di averla fatta. Decidere se sposarsi o meno spetta a ciascun individuo. Abbiamo liberalizzato le politiche e so che molte donne non sposate come me stanno cercando di diventare madri”, ha affermato.
Cina verso ok a fecondazione in vitro per donne single: la svolta
La legalizzazione della registrazione dei bambini da parte di donne single in Cina è un importante passo in avanti, in quanto adesso chiunque vorrà potrà sottoporsi a fecondazione in vitro, anche all’estero, e percepire il congedo di maternità retribuito e ulteriori sussidi che fino a poco tempo fa erano concessi soltanto alle coppie sposate. Per quel che concerne l’accesso alle tecniche di riproduzione assistita nell’intero Paese, però, la situazione è ancora da definire.
Il rischio, infatti, è che ci sia un boom di richieste tale da mettere a dura prova i limitati servizi. “Le persone in Cina si sposano e hanno figli molto più tardi di prima, il che ha portato ad un aumento dell’infertilità, degli aborti spontanei e del rischio di anomalie fetali”, ha affermato il consigliere politico Lu Weiying. Non ci sono attualmente stime sul numero di pazienti che vogliono ma non possono accedere alle cure, ma alcune donne che ne beneficiano affermano di passare ore ad aspettare il proprio turno.