La Cina intende procedere a trivellazioni sulla Luna per cercare quei minerali considerati critici sulla Terra. Lo ha dichiarato il capo del Comando spaziale del Regno Unito e, come si legge sul Times, il Vice-Maresciallo Paul Godfrey ha messo in guardia dalla minaccia lanciata da Cina e Russia oltre la stratosfera. In particolare Godfrey sostiene che questi due Paesi abbiano investito “miliardi” per l’esplorazione dello spazio e la creazione di armi cosmiche. Secondo le sue dichiarazioni, infatti, pechino sarebbe in possesso di una tecnologia capace di “afferrare” e spostare i satelliti, mentre Mosca possiederebbe missili antisatellite capaci di colpire obiettivi orbitanti a 17.500 miglia all’ora.



Sempre secondo Godfrey, la Cina starebbe valutando trivellazioni ed estrazioni minerarie sulla Luna dal 2020, cioè da quando una missione di prova ha svelato l’esistenza di un nuovo minerale fosfatico chiamato Changesite-(Y) che potrebbe essere utilizzato come combustibile per la fusione nucleare. “L’estrazione dagli asteroidi sarà una realtà nel corso della nostra vita” ha quindi affermato al Times. Il generale James Dickinson, capo del Comando spaziale statunitense, ha dichiarato che il Pentagono resta fiducioso nelle proprio capacità, nonostante i timori che gli Stati Uniti stiano perdendo terreno rispetto alla Cina nella corsa allo spazio.



Non si ferma la corsa della Cina alla Luna: trivellazioni ed estrazioni minerarie

La Cina punta a iniziare presto le trivellazioni sulla superficie della Luna e ad avviare estrazioni minerarie nel nostro satellite, ma non sarebbe l’unico, ambizioso progetto di Pechino per la corsa allo spazio. Alcuni esperti citati dal Time affermano che nel 2021 la Cina ha testato un missile ipersonico che ha circumnavigato la Terra attraversando lo spazio a bassa orbita prima di mancare il bersaglio di 24 miglia. Un missile con capacità nucleare potrebbe essere in grado di aggirare i sistemi di difesa aerea statunitensi. La Russia d’altro canto nel 2021 ha impiegato un sistema anti missili balistici, originariamente progettato per proteggere Mosca da un attacco nucleare, ricorrendovi per distruggere un satellite sovietico fuori funzione, il Cosmos 1408. Un’operazione che ha degli strascichi ancora oggi, a causa dei detriti spaziali rimasti in orbita.



Il Vice-Maresciallo Paul Godfrey Godfrey ha dichiarato al Times che la situazione dello spazio e delle trivellazioni sulla Luna “è un po’ come l’inquinamento marittimo. Non vogliamo inquinare i mari ed è lo stesso con lo spazio. C’è una consapevolezza del fatto che le persone debbano lavorare insieme, sia che si tratti di detriti nello spazio sia di microplastica nel mare“.