Tensioni tra la Cina e il G7, con la NATO sullo sfondo a rinvigorire la polemica. Com’è noto, in un documento condiviso, le potenze che animano il G7 hanno richiesto con urgenza, tempestività e trasparenza un’indagine utile a risalire alla genesi del virus SARS-CoV-2, anche a seguito della pubblicazione sulla rivista “Science” di una missiva sottoscritta da diciotto scienziati e dell’inchiesta voluta dal presidente statunitense Joe Biden, visto e considerato che l’ipotesi della fuga del virus dal laboratorio di Wuhan, di fatto, non ha mai ricevuto una secca smentita.



Mediante una dichiarazione ufficiali, tuttavia, il Paese del Dragone ha rispedito per l’ennesima volta al mittente (l’Occidente) le accuse secondo cui non sarebbero state condivise tutte le informazioni all’epoca disponibili per risalire con maggior celerità all’origine del virus: “Il gruppo di esperti Cina-Oms ha condotto ricerche in modo indipendente, scrivendo rapporti indipendenti, seguendo le procedure dell’Oms e adottando metodi scientifici”.



CINA VS G7, STOLTENBERG (NATO) ATTACCA PECHINO

Il G7, peraltro, ha evidenziato che la Cina non rispetta i diritti umani e le libertà fondamentali, soprattutto per quanto concerne la situazione connessa a Taiwan. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che la Cina “non condivide i nostri stessi valori di democrazia”, ma “non stiamo entrando in una nuova Guerra Fredda e la Cina non è il nostro avversario, non il nostro nemico. Dobbiamo affrontare insieme, come alleanza, le sfide che l’ascesa della Cina pone alla nostra sicurezza”. Le sue parole sono state riprese da “Il Fatto Quotidiano”, che riporta anche la posizione della Cina su Taiwan: “Esiste una sola Cina al mondo e Taiwan è parte inalienabile del suo territorio. La questione riguarda interessi fondamentali della Cina, che non consente l’intervento di forze esterne. La Cina deve essere unificata. Siamo disposti a fare del nostro meglio per la riunificazione pacifica, ma non lasceremo mai spazio a forme di attività separatista per l’indipendenza”.

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