Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg continua a dipingere la Cina come una minaccia, ma per Pechino si tratta di una mossa per spingere gli Stati Uniti a fornire ancor più aiuti all’Ucraina. Lo ha fatto la settimana scorsa, affermando in un’intervista ai microfoni di Politico che una vittoria della Russia della guerra in Ucraina “sarebbe negativa per tutti noi in Europa e in Nord America, nell’intera NATO, perché invierebbe un messaggio ai leader autoritari – non solo Putin ma anche la Cina – che con l’uso di una forza militare brutale possono raggiungere i loro obiettivi“.



Jens Stoltenberg ha, quindi, esortato gli Stati Uniti e il Canada ad incrementare la loro presenza in Europa, “essenziale per la forza e la credibilità del legame transatlantico“. I timori del segretario generale della NATO sono legati alle possibili ripercussioni dei risultati delle elezioni di midterm negli Stati Uniti, perché i repubblicani hanno promesso di ridurre il sostegno all’Ucraina. Dunque, la Cina non apprezza di essere tirata in ballo in una strategia per spingere Joe Biden a continuare ad inviare armi a Kiev.



“RETORICA STOLTENBERG E USA NON DI BUON AUSPICIO”

Dato che la Cina si è impegnata per una politica estera indipendente e di pace, e ha costantemente sollecitato una fine negoziata del conflitto tra Russia e Ucraina, è piuttosto spregevole che il capo della NATO cerchi di usare la Cina come mezzo per esaltare il valore dell’alleanza transatlantica“, scrive oggi il China Daily. A proposito della posizione della Cina sulla guerra tra Russia e Ucraina, sottolinea che “è stata imparziale e coerente” e “sostiene il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi, compresa l’Ucraina“, oltre che “la necessità di prendere sul serio le legittime preoccupazioni di tutti i Paesi in materia di sicurezza“. La Cina si è resa disponibile “a una soluzione pacifica della crisi“. Secondo quanto riportato dal quotidiano cinese, il fatto che Stoltenberg citi il “comportamento coercitivo” della Cina nel Mar cinese meridionale e contro i suoi vicini, rivela le ambizioni della NATOdi espandere le competenze dell’organizzazione di sicurezza“. Inoltre, accusa Stoltenberg di fare appello ad un sentimento anti-cinese che è diffuso in Usa. “La retorica di Stoltenberg e del Pentagono non è di buon auspicio per la pace e la stabilità mondiale“, conclude China Daily.

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