La Cina vuole assumere un ruolo centrale nei negoziati di pace tra Ucraina e Russia, le intenzioni del governo di Xi, secondo quanto analizzato dopo i vari incontri a tema avuti dai ministri degli esteri Dmytro Kuleba e Wang Yi sarebbero quelle di diventare sempre più influente sul piano diplomatico internazionale. Tuttavia, come sostiene un articolo pubblicato dal quotidiano Bloomberg, ci sono diversi ostacoli e problemi, che dovrebbero essere rimossi possibilmente prima delle elezioni presidenziali Usa, per poter avanzare nei colloqui.



Principalmente, come hanno chiesto sia da Washington che da Kiev, occorrerebbe una dimostrazione di volontà da parte della Cina, di seguire le linee di altri paesi occidentali e imporre sanzioni alla Russia. L’accusa che recentemente è stata avanzata infatti, non solo da Zelensky ma anche dal segretario uscente della Nato è quella di una “complicità tra Xi e Putin“, nelle attività economiche e anche nelle operazioni militari, visto che il governo cinese è stato più volte criticato per aver portato avanti un “doppio gioco” in accordo con Mosca durante il conflitto, fornendo armi letali da usare nei territori ucraini. Una affermazione che però da Pechino è stata respinta e giudicata “Infamante“.



Cina spinge per negoziato di pace Russia-Ucraina, Bloomberg: “Xi vuole assumere ruolo centrale nelle questioni diplomatiche internazionali”

La Cina come mediatore di pace tra Russia e Ucraina. L’ipotesi, avanzata durante gli incontri tra ministri Wang Yi e Kuleba sembra essere diventata sempre più concreta anche se le affermazioni del Cremlino sono state chiare e hanno sottolineato che non sussistono ancora le condizioni di base per poter avviare un colloquio. La volontà della Cina però, secondo quanto analizzato da Bloomberg, sarebbe quella di diventare influente sul piano diplomatico e assumere una posizione sempre più centrale nelle questioni mondiali.



Per questo motivo, le operazioni per avviare un negoziato prima del voto in Usa si stanno intensificando, non solo da parte di Pechino, ma anche da Kiev. Perchè dall’esito delle elezioni potrebbe dipendere anche la soluzione al conflitto, che in caso di vittoria di Trump, come annunciato arriverebbe in tempi brevi e con misure drastiche. La conferma di un cambio di posizione più aperto verso il dialogo è arrivata anche da parte del ministro ucraino che ha affermato: “Dobbiamo muoverci verso una pace stabile“, aggiungendo: “La Cina può svolgere un ruolo significativo in questo“.