La Cina, dopo gli ultimi difficili anni dal punto di vista geopolitico, sembra sempre più interessata a ritagliarsi, alle porte dell’anno nuovo, una posizione rilevante nella scacchiera internazionale. Ne è un esempio il recente incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e quello americano, Joe Biden, grazie al quale si punta a distendere i complicati rapporti tra le due superpotenze, da sempre in conflitto (fortunatamente non militare) tra loro. Così, la Cina, dopo aver allacciato forti rapporti con i paesi dell’Est, ora punta a fare lo stesso anche con l’occidente, sullo sfondo della guerra a Gaza tra Israele e Hamas, che il governo cinese vuole cercare di risolvere.
La strategia della Cina per risolvere la questione palestinese
D’altronde era stato proprio lo scoppio della guerra in Ucraina a corrodere i rapporti tra la Cina e il resto degli attori globali, che si sono stretti in una ferma condanna all’operato russo, alla quale Xi Jinping non ha mai preso parte. Questo gli ha permesso di intensificare i suoi rapporti con Putin e con i vari paesi dell’Est ed africani, anche per via della crisi energetica vissuta dall’Europa e che ha pesato maggiormente sui paesi in via di sviluppo, che hanno visto nelle mosse europee la “colpa” per gli aumenti ai costi energetici.
Ora, invece, con lo scoppio della guerra a Gaza tra Israele e Hamas, la Cina ha rischiato nuovamente di peggiorare la sua posizione internazionale, sostenendo la “giusta causa palestinese“. Questo, tuttavia, secondo Biden potrebbe essere un buon punto di inizio per discutere su di una pace giusta, mettendo al tavolo delle negoziazioni Hamas ed Israele, affiancati dai cinesi e dagli americani a fare da garanti per le trattative. Non a caso, infatti, oggi è stata convocata una riunione dei paesi Brics, alla quale parteciperanno sia la Cina che la Russia, discutendo sulla situazione a Gaza e in Medio Oriente, con un preannunciato discorso da parte di Xi Jinping sulla questione.