La guerra avviata in Ucraina dalla Russia non trova il sostegno della Cina, che si è schierata a favore della pace, ma la posizione del Paese del Dragone, perlomeno in base a quanto visto negli ultimi giorni, pare essere decisamente ambigua e ardua da definire con assoluta certezza. L’agenzia di stampa internazionale Reuters ha riferito innanzitutto che la Cina si sarebbe rifiutata di fornire pezzi di ricambio per i mezzi delle compagnie aeree sovietiche. In particolare, Valery Kudinov, un funzionario dell’agenzia federale del trasporto aereo, avrebbe asserito che, a seguito di questa negazione, la Russia è costretta a cercare opportunità per procurarsi i pezzi necessari da India e Turchia ed è innegabile che questo aspetto, se venisse confermato, potrebbe rappresentare una crepa neanche troppo sottile nei rapporti diplomatici tra Vladimir Putin e Xi Jinping.



Tuttavia, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha evidenziato come la questione Ucraina sia molto chiara: Sono state le azioni della NATO, guidata dagli Stati Uniti d’America, che hanno gradualmente spinto fino al conflitto Russia-Ucraina”. E “la Cina accoglie con favore tutti gli sforzi diplomatici dedicati alla pace tra Russia e Ucraina, inclusa la riunione in Turchia a tre dei ministri degli Esteri di Turchia, Russia e Ucraina”.



LA POSIZIONE DELLA CINA NELLA GUERRA TRA UCRAINA E RUSSIA: “NO ALLE SANZIONI, NON HANNO FONDAMENTO NEL DIRITTO INTERNAZIONALE”

Ancora Zhao Lijian ha condannato la recente stretta dell’amministrazione Biden, ricordando che, malgrado la guerra, la Cina “si oppone con forza alle sanzioni unilaterali, che non hanno fondamento nel diritto internazionale e arrecheranno solo serie difficoltà all’economia e alle persone, aggravando divisioni e confronto”. Insomma, un atteggiamento del tutto assimilabile a quello del pesce in barile, quello assunto dalla Cina, che da un lato prova a mostrare il pugno duro agli occhi di Putin e, dall’altro, tenta di affievolire il pesante clima sanzionatorio che sta affossando l’economia sovietica, spingendola sull’orlo del default.



“Ci auguriamo che tutte le parti interessate possano trovarsi a metà strada, partecipare a seri negoziati e compiere sforzi positivi per risolvere pacificamente la crisi nel principio del rispetto reciproco”, ha dichiarato a tal proposito Zhao, riferendo poi che la Croce Rossa cinese darà assistenza umanitaria per 5 milioni di yuan (circa 800mila dollari) all’Ucraina come “sostegno alle necessità quotidiane”.