Caterina Murino è un’attrice bellissima, ma anche una persona semplice e autentica anche al di fuori del mondo patinato del cinema. Caterina Murino nasce a Cagliari il 15 settembre 1977. Inizia a farsi conoscere nel 1997, quando arriva quinta al concorso di Miss Italia. Attrice, modella e show girl ha studiato recitazione nel laboratorio teatrale della Scuola di Cinema e di Teatro di Francesca De Sapio.
Dopo aver avuto delle piccole parti in fiction televisive quali “Le ragazze di Miss Italia” di Dino Risi e “Don Matteo” e “Orgoglio”, decide di trasferirsi in Francia per dare una svolta alla sua carriera. Ritorna poche volte in Italia, per brevi apparizioni in teatro, in particolare con un gruppo teatrale di Milano. Sono esperienze importanti per la sua formazione di attrice che la coinvolgono nella rappresentazione di importanti classici. Nel 2002 ha il suo primo piccolo ruolo importante al cinema in “Nowhere” di Luis Sepulveda. Segue il cortometraggio “Il grafologo” di Alberto Pucci, in cui ha il ruolo di protagonista. Nel 2004 è co -protagonista in “L’enquete corse” – (“Il bandito corso”) con Jean Reno e Christian Clavier. Diventa molto popolare in Francia. Anche per la sua partecipazione al film “Les bronzes 3 – amis pour la vie” di Patrice Leconte. Nel 2006 viene scelta come Bond Girl nel film della saga di 007 “Casino Royale”. E’ il film della definitiva popolarità. Recita accanto ad attori come Eva Green, Daniel Craig e Giancarlo Giannini.
Ormai è una star internazionale, conosciuta in tutto il mondo. In seguito recita in film italiani, francesi, britannici. Con Rupert Everett, Colin Firth e Gemma Arterton in St. Trinian’s di Oliver Parker e Barnaby Thompson, film che è uscito nel 2007. Nel 2008 il suo primo film da protagonista. “Il seme della discordia” con Alessandro Gassman, regia di Pappi Corsicato. E soprattutto importante è la sua partecipazione ad importanti produzioni internazionali quali “The garden of eden” di John Irvin con Mena Suvari e la serie televisiva XIII. Altri film a cui ha partecipato sono “L’amour aux trousses” nel 2005, la “La leggenda di Eleonora d’Arborea” nel 2006, “Non pensarci” nel 2007, “Le grand alibi” nel 2008, ” Made in Italy” nel 2008. E a teatro “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie, ” Cosi è se vi pare” di Luigi Pirandello, “Riccardo III di William Shakespeare, “La vedova scalza” di Salvatore Niffoi, “I Blues” – episodio “Salute da Berta” di Tennessee Williams, tutte opere dove ha dimostrato un’interpretazione di autentico talento. In televisione basta ricordare tra le altre opere per comprendere questa sua versatilità artistica “Il giovane Casanova” del 2002, “Vientos de agua” del 2006, “Donne assassine” del 2008.
Un’artista completa e un personaggio che ha sempre mantenuto una umiltà, innata nel suo carattere. E anche adesso che ormai abita stabilmente in Francia, a Parigi Caterina Murino, mantiene un notevole attaccamento alle sue radici, alla sua terra, la Sardegna, anche se ammette che ormai Parigi l’ha conquistata. Una nazione la Francia che sembra averla adottata fino in fondo, sul piano umano e professionale.
Caterina infatti è molto contenta dell’aiuto che il governo francese da al mondo del cinema, che rimane un emblema di questo paese da valorizzare fino in fondo. Lei che si dichiara comunque attrice europea e che difficilmente sceglierebbe Hollywood come luogo ideale per fare il suo mestiere d’attrice. Lei che comunque sta conquistando anche il pubblico e i critici italiani: sarebbe un peccato lasciarsela scappare!
(Franco Vittadini)