Oggi Obama entra alla Casa Bianca ei io entro a Mediaset, così ha esordito Piero Chiambretti con la sua nuova creatura Chiambretti Night, solo per numeri uno.
La serata d’esordio ha avuto un discreto l5,60% con 840.000 spettatori. Ambientazione da locale night con tanto di tavolini e pubblico, orchestrina e coro da black musik stile Cotton Club, il duo Krisma come opinionisti, i gemelloni Italia… Unoooo!!!, gli imitatori di Di Pietro e Maionchi, la scheda video dei presenzialisti in tv ad opera del prezzemolino Klaus Davi, la prima ballerina del Moulin Rouge e il collegamento d’apertura con il fido storico autore Tatti Sanguineti. Un remake di Markette con più soldi (per lui, gli autori, la scenografia, regista, etc).
Mettete in un bicchiere gli elementi appena citati, aggiungete Pierino il pestifero, Abatantuono, i vari Numeri Uno, un po’ di sex, shekerate e per bere il tutto ci vorranno due ore, da mezzanotte alle due del mattino.
Oltre ad essere un Markette con panni da Italia Uno, sia Pierino che Diegone hanno deluso sotto tutti gli aspetti, sia comici che dialettici. Il piccoletto in smoking con le scarpe di vernice rossa è parso in tutte le tre serate svogliato, con poca verve, con domande mosce, raramente ficcanti. Abatantuono in una veste (?) inutile, in crisi d’identità non si capiva se dovesse far ridere o far da spalla a Pierino o chissà che altro. C’è da dire che dopo la presentazione del programma con PierSilvio in un locale comunista, le polemiche sul cuore rosso a sinistra ed il portafoglio a destra del conduttore, l’ironico battage della promozione con Berlusconi, Confalonieri e lo stesso Pierino, ci si aspettava molto di più.
Chiambretti nella prima serata deve ringraziare il grande Rino Gattuso, uomo pane e salame che buca il video. Briatore poteva essere più loquace ma è stato poco sollecitato. Nell’ultima serata, da furbetto, ha convocato due belle donne, Maria Grazia Cucinotta, e la top model Eva Riccobono. Il leit motiv con Ringhio è stato se David Beckam ha il pacco più grosso e se vi sono omossessuali nel calcio; con Briatore i soldi e le notti in discoteca; con la Cucinotta il numero di reggiseno e alcune scene erotiche in un vecchio film. Con la bellissima modella bastava l’inquadratura del viso per incantare i telespettatori invece della domanda su quando avesse perso la verginità.
Un Pierino mediocre da tv regionale notturna. Impreparato ed impreciso su tante domande è stato una brutta copia delle Interviste Barbariche di Daria Bignardi. Se voleva essere comico/ironico non c’è riuscito, se voleva essere pungente è stato soporifero.
La seconda serata ha ottenuto un 10,35% con poco più di 600.000 spettatori, ma a Porta a Porta c’era uno scatenato Al Bano che è arrivato al 21% di share. Nella terza serata il risultato è stato di 700.000 spettatori con un 13,35 % di share. Dati altalenanti, da considerare seriamente solo alla fine di questa nuova settimana. Chi ci ha rimesso un po’ le penne è stato Matrix che si è fermato alla media del 12%. Ne valeva la pena? A chi giova ciò? Vabbè che ormai nonostante le sviolinate estive di Confalonieri il prime time inizia alle ore 21.20/21.30, ma che senso ha partire a mezzanotte con due ore di programma? E Perché uno sponsor dovrebbe investire a quell’ora?
Non sono un bacchettone, ma è facile ed allo stesso tempo logorante mettere il sesso come filo conduttore della trasmissione, vuol dire essere alla frutta. Mi dispiace per Pierino, speriamo che si riprenda con le puntate di questa settimana e poi giudicheremo.
Pierino prima di partire ha affermato: se il programma va male mi sparo in diretta al Grande Fratello. Prima però sparo a Signorini. Vedremo, vedremo (speriamo che a Signorini spari ugualmente).
Ah!! Pardon, mi sono dimenticato di citare i balletti sexy della ballerina del Moulin Rouge. Me ne scuso con l’interessata.