Non si poteva affermare con certezza che Scherzi a parte avrebbe lasciato indietro il Commissario Manara ma sicuramente c’era curiosità per l’esordio dell’undicesima stagione del format dedicato alle burle contro i vip e, diciamolo, anche per vedere come se la sarebbe cavata Belen Rodriguez nelle vesti di co-conduttrice con due veterani della telecamera, Teo Mammuccari e Claudio Amendola, per la seconda volta al timone della trasmissione.
E diciamo che se la sono cavata. Il migliore è stato Teo: spigliato, ha dato un buon ritmo al programma, è lui il leader che trascina il trio. Battute al vetriolo alla Rodriguez, che sta al gioco con autoironia non senza un pizzico di puzza sotto il naso, forse perchè è consapevole di essere la showgirl più chiacchierata e in vista del momento (non certo per la professionalità, piuttosto per il gossip triangolare con Fabrizio Corona e Nina Moric). Amendola: meglio come attore che come conduttore. Legge il copione e non sempre riesce a star dietro alle veloci mitragliate verbali di Mammuccari. Ma si rifarà venerdì 6 febbraio quando lo ritroveremo nei panni di Giulio nella terza serie dei Cesaroni.
Lasciamo ora la parola ai numeri dell’Auditel: 6.938.000 telespettatori e il 28,16% di share per Scherzi a parte, mentre il Commissario Manara resta a 5.613.000 milioni e 19,84% di share per il primo episodio e 4.952.000 telespettatori con il 20,56% per il secondo.
Altri programmi – 3.860.000 telespettatori per Annozero, che ottiene il 15.22% di share. Stabile ormai da settimane il risultato di Michele Santoro, evidentemente il suo talk al vetriolo ha una buona fetta di affezionati ascoltatori. Forse, inoltre, le continue schermaglie con il Governo e con la dirigenza Rai non fanno che aumentare la poplarità di conduttore e trasmissione.
Una media di 1.800.000 telespettatori per la serie su Rai Tre Medium, buon riscontro per l’intramontabile Rambo: 9,32% di share per le imprese eroiche di Sylvester Stallone, mentre Tempesta d’amore, la soap di Rete 4, ottiene il 7,55%.