Se l’obiettivo era quello di scatenare un putiferio, i creativi di Calzedonia l’hanno centrato in pieno. Il nuovo spot infatti è già un caso “politico” ed è molto ricercato in rete.
Non sono state però inquadrature particolarmente maliziose a creare la polemica, stavolta c’è in ballo addirittura l’Inno nazionale.
E infatti sulle note di Mameli che una voce femminile intona “Sorelle d’Italia”. E così “l’Italia s’è desta” diventa il risveglio di una donna e i calzini griffati che indossa per affrontare una giornata che non si preannuncia frenetica, mentre l'”elmo di scipio” fa la fine del casco che indossa prima di salire sulla moto del fidanzato… eccetera, eccetera, per chudere con: “Calzedonia. Il futuro è rosa”.
Non si fanno attendere le reazioni del mondo politico. “Calzedonia sospenda immediatamente la messa in onda di quella pubblicità infame, altrimenti inviteremo i cittadini a denunciare l’autore dello spot e il responsabile dell’Authority per mancata vigilanza”. Queste le parole di Romano La Russa, coordinatore provinciale milanese del Pdl. Ma anche Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato dice la sua: “Bisognerebbe evitare di mescolare il commercio con l’Inno d’Italia, che va sempre rispettato”. Insomma, dopo la protesta del presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, la vecchia An si ritrova unita a difendere la bandiera. Chissà se questa volta anche Gianfranco Fini parteciperà alla rimpatriata o se davvero è così cambiato…