Avevo appena scritto che Mediaset stava per sbaragliare negli ascolti la Rai nel periodo di garanzia che subito sono stato smentito. La fiction Rai, Tutta la verità ha superato alla grande Intelligence di Raul Bova, Medico in famiglia ha fatto mangiare la polvere a Il Falco e la Colomba, Una sera dottobre ha ridicolizzato Manuela Arcuri con la replica di Io non dimentico. Mai dare nulla per definitivo e scontato in televisione. Morale, Canale 5 sposta lultima puntata di Intelligence a venerdì, in previsione della partenza del GF10, e Distretto di Polizia alla domenica.

E Il Falco e la Colomba ? Resta per ora al martedì, ma vedremo i prossimi ascolti. Voglio perciò qui parlare di questa fiction che ha avuto uno share nella prima puntata del 16% con 4.000.000 di telespettatori e nella seconda del 14% con 3.700.000 teste. Ascolto disastroso per Canale 5. Tutti avevano criticato LOnore e il Rispetto, ma dopo il successo di pubblico, molti hanno fatto marcia indietro. Canale 5 ha proposto una fiction in costume per rievocare i fasti di Elisa di Rivombrosa e del sequel Ritorno a Rivombrosa. La seconda parte non aveva avuto i successi della precedente, ma si era stabilizzata con una media di un accettabile 20% di share con 5.300.000 spettatori di media.

 

La saga di Elisa aveva un suo impianto narrativo, una sua trama credibile ed anche una discreta regia. Gli attori Alessandro Preziosi, Vittoria Puccini e Luca Ward, solo per fare alcuni nomi, erano convincenti e debbono tanto del proprio successo alla serie. Tra l’altro la saga continua nella vita, in quanto Preziosi e la Puccini sono insieme con una figlia, ma di questi giorni sono le confidenze di una bella ballerina che a Domenica 5 ha spifferato tra le lacrime una relazione con il bel Alessandro da sei mesi ed interrotta da lui da poco tempo. Dalla fiction alla vita. Ho dovuto, per lavoro, vedere Elisa che in casa mia ha avuto un buon successo tanto che ho dovuto regalare anche il cofanetto della prima parte a mia sorella (sic!). Mi sono perciò accostato a Il Falco e la Colomba, senza nessun pregiudizio ma con alcune aspettative: non si poteva forse eguagliare Elisa, ma speravo si potesse andare vicino.

 

Questo il commento al primo break pubblicitario da parte di mia sorella, ormai esperta di questo tipo di serie: Un riciclo del riciclo con tre belli, un ex cantante e 4 cavalli. E sì, poca cosa rispetto ad Elisa, ma in tutti i sensi: la recitazione dei protagonisti è molto approssimativa, l’ambientazione è scarsa, la regia è particolarmente scolastica, la fotografia deludente. Sicuramente il budget era risicato, nonostante le intervisti rilasciate dai protagonisti nelle quali affermano che è stato realizzato un kolossal (ma dove?), basta vedere le poche comparse ed i pochi cavalli usati nelle scene della battaglia tra i papalini e i nemici e le continue immagini in piano stretto per non far rendere partecipe lo spettatore ella pochezza. Ecco, una povertà che rasenta il ridicolo. La struttura del racconto potrebbe essere sufficiente, ma è meglio sottolineare più volte che è tratta liberamente (molto) da La Badessa di Castro di Stendhal. Gli ingredienti potevano esserci: saga storica in costume, amori, cappa e spada e archibugi, una storia romantica di un popolano che s’innamora, ricambiato, di una nobile donna, promessa sposa ad un anziano principe Fabio Testi per accelerare la carriera cardinalizia del fratello. Ma lo svolgimento della trama è prevedibile e voilà una spolverata di passioni, di intrighi, di gelosie, di tradimenti, di sesso e il gioco …..non è fatto, la sceneggiatura e i dialoghi sono veramente fragili. Chicca della prima puntata, la nobildonna chiede al popolano Ma dopo il primo bacio cosa c’è? e lui risponde Questa sera te lo farò vedere. Più che per le capacità interpretative alcuni attori spiccano solo per la fotogenia come Giulio Berruti, Cosima Coppola e Anna Safroncik (vedi il suo calendario di Max). Pappalardo e Testi è meglio che rispettivamente tornino e vadano a L’Isola dei famosi, mentre Oppini, non sapevo fosse un attore.

 

Se A. Grasso ha definito L’Onore e il Rispetto una fiction trash (forse pulp è l’aggettivo giusto) è perché non aveva ancora visto questa. Che nostalgia dei vecchi sceneggiati Rai come Nero Wolf, Il Conte di Montecristo, I Fratelli Karamazov, etc., forse statici (non meno di questo) e all’apparenza ora preistorici. Faccio una proposta: perché la Rai non appronta un canale del digitale terrestre dedicato agli sceneggiati degli anni ’60 e ’70? Finisco con un po’ di romanticismo del titolo della fiction: il falco del popolano ferisce la colomba della giovin nobildonna, lui la cura con amore e se ne serve come messaggero segreto verso di lei.

Una scena poetica….o patetica ?