Uscirà venerdì 20 novembre nelle sale cinematografiche italiane Prima Linea, lultimo film di Renato De Maria sullomonimo gruppo del terrorismo extraparlamentare. Basato sul libro Miccia Corta, scritto da uno dei membri del movimento il film si appoggia principalmente sul cast dei bellocci italiani Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno nei panni degli assai meno avvenenti Segio e Susanna Ronconi. Inutile ricordare le innumerevoli polemiche che hanno seguito questa pellicola, prodotta da Lucky Red, la quale ha da subito diviso giornalisti, politici e opinionisti in due antitetiche schiere di critica. Da una parte cè chi grida al revisionismo degli anni di piombo, teso a rappresentare i suoi violenti protagonisti alla stregua di ingenui combattenti che sotto la scorza dura e pura nascondevano un cuore grande così.



Dall’altra l’esatto contrario, i cori di osanna alla rappresentazione fedele alla storia. Il resto è silenzio. Certo, viene da chiedersi come mai i film decenti sulla storia italiana, da un po’di anni a questa parte, si facciano sempre più rari. Gli argomenti non mancherebbero, ma si preferisce rivangare sui triti e ritriti idealismi che hanno insanguinato le nostre strade condendoli di sceneggiature farcite da una retorica insopportabile. A questo si aggiunge l’endemica incapacità delle produzioni europee nel realizzare scene d’azione degne di questo nome. Paragonate a una qualsiasi realizzazione d’oltreoceano od orientale le azioni presenti nei film europei sono intrise di noia e polvere. Come una qualsiasi puntata di Derrick. Certo non mancano le eccezioni, ma sono purtroppo tali. La sensazione del “già visto”, ma soprattutto del “già sentito” domina sovrana.



 

 

 

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