Ieri sera di è conclusa la nona serie di Distretto di Polizia. Prima di parlare della fiction, voglio dire due parole sul produttore Taodue Film di Pietro Valsecchi. ormai la casa di produzione più importante italiana, ha messo a segno vari successi come RIS, Squadra antimafia, L’Ultimo padrino, il Capo dei capi, I Liceali e Distretto di Polizia.
Ha prodotto anche il recente film Cado dalle nubi con il comico di successo Checco Zalone. Pare che stia studiando un reality, Gossip, con a tema la giornata dei paparazzi con la supervisione di Fabrizio Corona. Mediaset ha subito smentito che il programma sia per i suoi palinsesti.
Taodue è ormai una casa di produzione affermata i cui prodotti, considerati di qualità vanno in prima serata su Canale 5. Mediaset è entrato in partecipazione azionaria con Valsecchi, che mantiene la libertà d’azione. I rapporti non sono idilliaci, ha accusato il Biscione di non aver tutelato Intelligence, ha preteso lo spostamento alla domenica di Distretto di polizia, e vorrebbe anche quello dei Liceali 2.
Distretto di Polizia è ormai alla nona edizione ed ha fatto il suo tempo, è fisiologicamente bollito. Valsecchi lo sa, ha previsto lo stop della serie con il ritorno sullo schermo nel 2012, ma con un restayling totale, nuove location, nuove situazioni, un cast completamente cambiato ed il ritorno della Pandolfi. L’attrice ha un indice di gradimento del pubblico molto alto e non a caso è stata inserita nel cast dei Liceali 2. E qui discussioni giornalistiche a non finire, Gasparri ha definito la serie di sinistra e Valsecchi ha risposto che la fiction non è né di destra e né di sinistra. L’importante è che però se ne parli.
Distretto di Polizia è partito a settembre al venerdì ed a parte la prima puntata si è stabilizzato appena sopra il 18% di share con 4.400.000 telespettatori. Il 25 ottobre è andato in onda di domenica per dar spazio ad Intelligence. poi ritornato per due puntate al venerdì e a novembre è passato alla domenica per dar spazio al lancio dei Liceali 2, che non sta dando i successi sperati in quanto si muove tra il 16 % e 18% di share. Anche qui gli ascolti non sono al top. I concorrenti di Distretto 9 del venerdì sono stati il musicale di RaiUno I Migliori anni (23% di share), Blu notte di Lucarelli (8%), ed alcune puntate di Nebbie e Delitti di Barbareschi su RaiDue (8%).
Una gran bella concorrenza. Alla domenica si è trovato poi il Grazie a tutti di Gianni Morandi che spopola con il 25%. La domenica è sempre stata una serata difficile per Mediaset e mettendo insieme il fatto che la serie è ormai stantia, il calcio, Morandi, Colorado e Report, i nostri poliziotti del X Tuscolano, hanno appena superato il 16% in due puntate e il 18% nella penultima. Le mazzate più pesanti vengono prese nel primo episodio mentre il secondo fa risalire la media degli ascolti. Ieri sera la media dei due episodi è stata del 21,19% con 5 milioni di teste.
lampante che i risultati sono molto al di sotto delle aspettative della rete. C’è da dire che già nel 2008 la serie si era abbassata ad uno share medio del 19,50% e con 4.600.000 spettatori. Doveva essere già un segnale d’allarme ma non è stato assolutamente tenuto in considerazione.
Ormai tra i canali generalisti e del digitale terrestre abbiamo serie poliziesche a iosa, perlopiù americane. C’è quindi una sovrabbondanza. RaiTre ha cercato di svoltare con La Nuova Squadra, la precedente serie era ormai all’insegna dei cattivi poliziotti stile l’americana The Shield. In Italia i poliziotti debbono essere bravi e buoni.
La realtà attinge dalla tv a piene mani però, vedi i carabinieri del caso Marrazzo, l’omicidio della donna con le mani mozzate, stile Ris, anzi CSI, il pentito Spatuzza con le scherzose (?) esternazioni del premier Berlusconi che strozzerebbe gli autori della Piovra.
Sintetizzando, Distretto 9 ha sofferto dell’ormai consumata serialità, della concorrenza spietata e del collocamento ballerino nel palinsesto di Canale 5. Un plauso comunque agli sceneggiatori e alla regia, la scrittura e la qualità del prodotto è comunque avvincente e buona. Taodue azzecca sempre i suoi prodotti. Nulla a che vedere con la mediocrità de L’Onore e il rispetto 2, che ha però avuto un successo di pubblico notevole con una media del 27% di share.
Non sempre qualità e ascolti camminano insieme.
In quest’ultima serie di Distretto, abbiamo Tullio Solenghi, attore ormai affermato di teatro; Stefano Pesce, già convincente in Ris; Rodolfo Corsato star di Terapia d’Urgenza su RaiDue, la bella e brava Natasha Stefanenko, per non parlare dei reduci delle serie precedenti.
Un cast di tutto rispetto con ottime capacità interpretative. La scrittura e le trame hanno avuto come filo conduttore un’avvincente infiltrazione dell’ispettore Anna Gori nelle file della mafia russa, con un intreccio di fatti di cronaca quotidiani in cui è coinvolto il X° Tuscolano.
Si passa dalle azioni criminali di strada, ai rapimenti, ai delitti, ai clandestini innocenti, al sequestro dei dirigenti di un’azienda in crisi.
Una rivisitazione dei fatti di cronaca nera d’attualità, scritti e girati con serietà e professionalità. Violenza e sangue dosati. Il tutto concatenato con le situazioni personali e umane dei protagonisti, le passioni, gli amori, le paure. Coscienti che un poliziotto (o un malavitoso) al fondo è sempre un uomo.