Festival di Cannes 2009: primi nomi (illustri), molte speranze (soprattutto per gli italiani), una gradita e grande novità. Partiamo da quest’ultima: per la prima volta nella sua ormai lunga storia (la kermesse, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio, è giunta alla 62ª edizione) il festival sarà aperto da un film d’animazione, ovvero Up, targato Disney/Pixar. Una consacrazione per la costola della casa di Topolino che ha sfornato negli ultimi anni alcuni dei più bei film di sempre (quest’anno il loro WALL·E è stato il primo film d’animazione ricevere la nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura, a quando quella per miglior film?). La storia è quella del 78enne Carl Fredricksen e dei suoi svariati tentativi di partire da casa sua alla volta della natura selvaggia del Sud America compiendo il viaggio con un pallone aerostatico. Scoprirà di non essere solo quando il destino del bimbo di 8 anni Russell incrocerà il suo. Il film sarà proiettato in anteprima mondiale a Cannes il 13 maggio uscirà negli Usa il 29 maggio e da noi arriverà purtroppo solo il 16 ottobre.
Tra i più probabili ed importanti nomi in gara ci sarebbe quello di Quentin Tarantino con il suo Bastardi senza gloria, con Brad Pitt, su un gruppo di soldati che nella Francia occupata dai nazisti cerca di rendere pan per focaccia agli invasori, diventandone il principale incubo, con sevizie e colpi bassi degni del gusto splatter del regista di Pulp Fiction: sicuramente un modo inedito di guardare alla Seconda Guerra Mondiale, già visitatissima dalla cinematografia mondiale.
Rumors insistenti anche per Pedro Almodòvar con Los abrazos rotos, interpretato dalla sua musa Penèlope Cruz (fresca di Oscar come miglior attrice non protagonista per Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen), su un’attrice e la sua parabola umana e professionale.
Tornerebbero sulla Croisette anche i fratelli Joel ed Ethan Coen con la black comedy A Serious Man, in cui un professore (Michael Stuhlbarg) è messo alle strette dalla moglie che lo minaccia di lasciarlo se non se ne sarà andato da casa loro l’ingombrante e inetto fratello di lui (Richard Kind).
Sbarcherà con tutta probabilità a Cannes anche Ron Howard con il suo Angeli e demoni, adattamento dell’omonimo romanzo, seguito del fortunatissimo Il Codice da Vinci. Tom Hanks torna nei panni del professor Langdon, questa volta per svelare misteri e arcani nel cuore del Vaticano. Al suo fianco anche l’italiano Pierfrancesco Favino, oltre a Ewan McGregor.
Infine, torna a Cannes il vincitore del Festival di due anni fa (con 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni), il rumeno Cristian Mungiu, con la commedia tales from the Golden Age, collezione di divertenti leggende metropolitane rumene del periodo comunista.
Non confermati ma probabili anche Michael Haneke, Lars von Trier, Ken Loach, Claude Miller e Margarethe Von Trotta.
Infine, la speranza degli italiani è ovviamente quella di bissare il successo riscosso l’anno scorso con Gomorra (che ha ottenuto il Gran Prix) di Matteo Garrone e Il divo (Premio della giuria) di Paolo Sorrentino. Ci proveranno (ma ancora nulla è confermato) Vincere di Marco Bellocchio sul figlio segreto di Benito Mussolini (interpretato da Filippo Timi); Baaria di Giuseppe Tornatore (ma potrebbe essere pronto per Venezia dati i lunghissimi tempi di postproduzione); Questione di cuore di Francesca Archibugi, sull’amicizia nata in ospedale tra due uomini (Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart); Giulia non esce la sera di Giuseppe Piccioni, storia d’amore tra lo scrittore ambizioso Valerio Mastandrea e l’inquieta istruttrice di nuoto Valeria Golino (nel cast anche Sonia Bergamasco, colonna sonora dei Baustelle); Giallo di Dario Argento, con Adrien Brody, investigatore con alcuni delitti che capitano a Milano nella settimana della moda e il ’68 secondo Michele Placido, ovvero Il grande sogno (con Riccardo Scamarcio).
Ci sarà spazio forse anche per la coproduzione italo francese Non girarti di Marina Devan con Monica Bellucci e Sophie Marceau, storia paradossale in cui si sovrappongono le vite di una scrittrice e di una fotografa.
Il prossimo 23 aprile a Parigi saranno annunciati tutti i film non solo in gara nel concorso ufficiale ma anche presenti in tutte le varie sezioni.
Buon lavoro a Isabelle Huppert, presidente della giuria di quest’anno.