Avevo già riconosciuto la mia previsione sbagliata sul gradimento dei reality show, ma, oggettivamente, un Grande Fratello che tenesse una media del 30% di share con più di 6.000.000 di spettatori è stato un successo non previsto da nessun critico e nemmeno da Canale 5. È anche vero che la possibilità di martellamento e di fruizione è stata enorme: internet, tv generalista, digitale terrestre, satellite, e trasmissioni varie come Pomeriggio 5, Verissimo e Mai dire reality. Quest’ultima, partita su Italia 1, visto il notevole successo è stata poi spostata su Canale 5, con risultati che hanno raggiunto il 38% di share. Il reality è ancora vivo e vegeto.



Ma come mai? Siamo alla nona edizione del Grande Fratello e che cosa è cambiato rispetto alla prima?

Se paragoniamo il GF1 di Taricone con quello attuale, notiamo che si è passati dalla selezione di personaggi sconosciuti e più o meno normali, a concorrenti con un trascorso e un passato particolare.

Quest’anno, tra gli inquilini, troviamo un rom arrivato anni fa in gommone, un non-vedente, una ragazza che ha fatto outing, una pettoruta con la sesta di reggiseno, una giovane abbandonata in tenera età dal padre e la famosa hostess del cappio. È evidente che gli autori hanno fatto un casting molto mirato per concentrare delle personalità disparate ma con precise peculiarità. Si è ottenuta una maggiore spettacolarizzazione delle situazioni, dei problemi e delle emozioni personali, frullate nella convivenza della casa del Gf. L’anno scorso era stato mandato in visita Totti, quest’anno è arrivato Gerry Scotti con il suo quiz, ma questi sono dettagli. Ma il contenuto del reality è sempre identico, gli autori qui non riescono ad intervenire con novità eclatanti: diverbi accesi, discussioni, sesso, amicizie, situazioni morbose, etc. Eppure quest’anno ha fatto un bel botto di ascolti. Nel frattempo all’esterno della casa è esplosa la crisi economica, è stata fatta morire Eluana, il terremoto in Abruzzo ha provocato quasi 300 morti. Nella serra del GF tutto è continuato come se nulla fosse. Molti studiosi del caso, che è ormai sociale, affermano che il successo della trasmissione è dovuto al desiderio di evasione dal clima infausto e cupo che stiamo vivendo, al pari di una tana per ripararsi e per dimenticare le difficoltà e il momento sociale attuale. Sicuramente è così, anche se ormai il GF fa parte di una cultura e mentalità che si è radicata nella gente.



L’unica cosa che può scalfire questa superficialità è guardarsi veramente dentro, guardare il proprio desiderio e il reale che ci sta attorno: il dolore per Eluana e per i morti del terremoto non possono lasciarci nel limbo del GF, ma spaccano completamente il mondo virtuale che è stato creato e che ci è imposto.

Alcuni esempi di questo si possono vedere nella marcata solidarietà e anelito di bene che sono emersi come risposta al disastro abruzzese.

Uomini vivi che, nonostante le situazioni negative, sono in movimento.

C’è bisogno di spegnere di più il mezzo televisivo, per non assuefarci alle sirene dei vari GF e Isola dei Famosi oppure all’ideologia distruttiva di Santoro e Travaglio in AnnoZero, un altro tipo di reality show che, al contrario degli altri, non addormenta le coscienze, ma le rende odiose ed ideologiche.



Per smettere di farci ragionare.