In occasione della Giornata mondiale della Terra è uscito giovedì, anticipando di un giorno la tradizionale uscita del venerdì, Earth – La nostra terra. Girato in alta definizione e con una tecnica impressionante, Earth è un documentario che mostra paesaggi, noti e meno noti, ma sempre incantevoli del nostro pianeta, dal cielo e sul suolo, attraverso gli occhi di un gruppo di orsi bianchi polari, di un branco d’elefanti e di una balena megattera insieme al suo cucciolo appena nato, raccontando un anno di vita di queste creature. Earth è stato prodotto dalla Walt Disney e realizzato in collaborazione con la BBC, dallo stesso team che ha partecipato alla lavorazione di Deep Blue e della serie televisiva Il pianeta blu. Un film che lascia senza fiato.
È ambientato in un Medioevo turbolento Le avventure del topino Despereaux, un’animazione 3-D che vede come protagonista un piccolo roditore, che preferisce leggere i libri piuttosto che rosicchiarli, ma proprio per questo tende a estraniarsi dalla realtà. Quando incontrerà una bella principessa, dovrà fare i conti con una serie di prove da superare (con una bizzarra compagnia) per poterla conquistare. Un’idea simpatica, ma, a dispetto dell’ambientazione, poco avvincente.
Generazione 1000 Euro vorrebbe essere uno spaccato della situazione del precariato giovanile nel nostro paese: il protagonista ha una laurea, è un genio della matematica, ma naturalmente non trova uno straccio di lavoro, deve andarsene dall’appartamento dove vive e in più lo lascia anche la fidanzata. Ma nuovi incontri dovrebbero aprire possibilità inaspettate. Sarà anche un lodevole intento quello di mostrare la realtà della crisi, ma forse, per chi guadagna 1000 Euro al mese ci sono modi migliori di spendere i propri soldi che comprare il biglietto per veder recitare (parola grossa) l’ex “non giovane” Francesco Mandelli.
Affrancatosi dalla ingombrante presenza di Madonna, che lo ha portato a dirigere uno dei film più brutti della storia del cinema (Swept Away), Guy Ritchie torna con Rocknrolla al suo vecchio amore, l’action-thriller. Dopo Lock and Stock e The Snatch, Richie passa dai criminali di mezza tacca ai grandi speculatori che usano i soldi della mafia russa per fare affari immobiliari, e alla piccola criminalità londinese che intravede la possibilità del colpo grosso. Ritmo serrato, dialoghi spiritosi, belle facce brutte, e un’ambientazione che usa Londra con grande maestria (splendida l’ex centrale elettrica, già copertina di un disco dei Pink Floyd).
Della vita di Houdini, il grande illusionista ed escapista, è già stato detto (e girato) molto. Houdini – L’ultimo mago vuole accentuare il “lato oscuro” del personaggio, esplorando una presunta storia d’amore con una veggente dai misteriosi poteri paranormali. Guy Pierce e Catherine Zeta-Jones ne sono i protagonisti, ma il filone sembra ormai un po’ frusto.
Tulpan è un film presentato anche alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia: è un opera kazaka ambientata nell’ex Unione Sovietica che racconta di un pastore che dopo il servizio militare in un sottomarino russo torna alla sua vita fatta di pecore e di ricerca di una moglie. Un film molto interessante e non privo di un certo humour, che mostra, in una realtà lontana, temi che comprendiamo benissimo anche noi.
Chiudiamo con Fuori menu, un film spagnolo su un famoso chef omosessuale che un giorno si vede comparire davanti i figli avuti da un precedente matrimonio “di facciata”. I richiami sui manifesti ad Almodòvar si sprecano, per un’operina molto “politically correct” e che sfrutta il filone già seguito anche da noi con Diverso da chi. Ma Almodòvar, è un’altra cosa.
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