È difficile per me scrivere una critica televisiva su delle trasmissioni che parlano di dolore, di morte e distruzione come il terremoto. Nel 1976 andai come volontario in Friuli, a Gemona, e rimasi sgomento nel vedere le case rase al suolo, la disperazione ed il pianto senza lacrime della gente.

Ieri sera in prima serata Porta a Porta e Matrix hanno svolto il proprio lavoro di informazione. La Rai non ha messo in onda il gioco Affari tuoi, mentre Canale 5 ha aspettato la fine di Striscia la notizia ma ha soppresso il Grande Fratello. Per le reti Mediaset dopo il caso Eluana è stato doveroso annullare un programma che niente ha a che vedere con il lutto che in questo momento attanaglia l’Italia. Non che la morte della Englaro fosse da meno, anzi, anch’essa è stata un terremoto in quanto ha ufficializzato il tentativo di imporre l’eutanasia nel paese. Fossi stato nei dirigenti del Biscione avrei soppresso anche Striscia, ma si sa, la scusa è che Canale 5 è una tv commerciale e deve vivere con i ricavi della pubblicità, insomma, una ciambella col buco, venuta male.



Sostanzialmente le due trasmissioni erano identiche: un reportage dalle zone terremotate, collegamenti live con inviati dai paesi più sinistrati, rappresentanti della politica in studio o in diretta dal palazzo parlamentare. Qui la politica si è dimostrata unita nel dare assicurazioni e conforto istituzionale ai telespettatori. Mediaset ha schierato la Gelmini e la Carfagna due bei visi di donna, mentre la Rai aveva in diretta Rutelli, Matteoli, La Russa e Maroni (che è andato in onda anche a Matrix).



Il premier Silvio Berlsconi ha partecipato ad entrambe le trasmissioni con una sua telefonata molto rispettosa del dolore delle persone e con un pragmatismo futuro degno del miglior presidente operaio. Sfortunato il Berlusca, quando va al governo si trova sempre in situazioni difficili, ora la crisi mondiale ed il terremoto. Ha espresso il proprio sano ottimismo di un uomo dedito a rimboccarsi le maniche.

Vespa si è presentato sul luogo del terremoto in giacca e cravatta camminando tra le macerie, soffermandosi sulle case crollate tenendo in mano un cane di peluche. Il lavoro più “sporco”, l’ha lasciato agli inviati che hanno intervistato gli sfollati. Si è poi ripresentato in studio con giacca e camicia cambiate. Dal canto suo Vinci è rimasto sempre a Roma, lui il giornalista d’assalto della CNN relegato in studio a fianco della fuori luogo Cesara Buonamici.



Sul campo uno splendido Tony Capuozzo in versione guerra del Golfo con giubbotto di pelle consunto e vissuto che stonava con l’altro inviato Pietro Suber con cappello da monello e giubbotto semi nuovo.

Non voglio disquisire sul look dei giornalisti o di Vespa, la notizia era ed è il terremoto, i paesi polverizzati ed il dolore della gente.

Tutte e due le trasmissioni hanno lasciato scorrere molte immagini registrate durante la giornata: le case distrutte, le persone piangere, i soccorritori che estraevano i morti, i racconti dei sopravvissuti, il salvataggio di uno studente semi nudo in lacrime, i vigili del fuoco e i volontari.

Quello che mi ha colpito erano i visi dei giovani alla casa dello studente. Sguardi persi nel nulla e sconsolati che si chiedevano il perché di tutto questo.

I dati di ascolto davanti a tutto questo sono un dettaglio: Porta a Porta quasi il 27% di share con 6.777.000 telespettatori, mentre Matrix si è fermata al 17% con quasi 3.000.000 di teste.

Una volta tanto spero che nessuno faccia la guerra degli ascolti.