Nata a Roma il 21 luglio 1985, ma di famiglia napoletana e di adozione milanese, Martina si è imposta soprattutto con programmi televisivi di successo e come la Classifica Ufficiale degli Album su All Music. Ma Martina sta con i piedi per terra, non mostra, nonostante una popolarità già indiscussa, nessuna arroganza. Anzi oltre al suo lavoro da largo spazio alla sua attività di studentessa iscritta al terzo anno di scienze politiche in statale a Milano.
Una ragazza sensibile che ha al suo attivo lo studio della chitarra classica e diversi corsi di recitazione. Certo perchè Martina ha una sua bellezza interiore che si aggiunge al suo volto pulito e delicato. Crede in quella forza del positivo che dà colore in ogni momento della vita, in un Dio che ascolti le domande dell’uomo. Dotata di quel dinamismo e di quella carica emotiva che riesce a superare anche i momenti negativi. E l’arte? L’arte non può riuscire a dare un senso esistenziale totale. Almeno secondo Martina Panagia. La aiuta di più quel suo temperamento napoletano, pieno di ironia e simpatia che fa parte delle sue radici.
Quella voglia di comunicare che fa parte di quel suo atteggiamento di fronte alla realtà. Le sue passioni? Harry Potter, le canzoni dei Negramaro, degli U2, di Madonna. La sua nazione preferita? L’Italia naturalmente. Le sue città? Napoli, Milano e New York. Una conduttrice e un’attrice nata che preferisce la tv senza disdegnare la radio, il cinema anche se non le dispiace il teatro. Un personaggio eclettico. E’ già stata paragonata a Penelope Cruz, di cui ricorda i lineamenti e la semplicità. Le piacerebbe studiare all’Actor Studio anche se non sogna per forza di andare a Hollywood.
Un’eleganza e una classe che sembra possedere e che ha sempre manifestato in tutte le sue apparizioni televisive e in tutta la sua carriera di modella e indossatrice.
Ha ancora a differenza di tanti personaggi dello spettacolo il cuore e l’anima per coltivare sogni normali e un anche molto importanti. Quello sicuramente un giorno di fare una sua famiglia e avere dei figli, quello di riuscire veramente a fare un lavoro creativo che la permetta di essere a contatto con gli altri, visto che Martina ha voglia soprattutto di conoscere e dialogare con gli altri.
(Franco Vittadini)