Amiche per l’Abruzzo – Milano ha salutato il primo giorno dell’estate con una grande e assai particolare festa musicale. Amiche per l’Abruzzo, il concerto ideato da Laura Pausini per raccogliere fondi per la ricostruzione di una scuola-simbolo dell’Aquila, non solo ha sfiorato il tutto esaurito allo stadio Meazza (oltre 55.000 spettatori e 38 milioni di radioascoltatori), ma ha costituito un evento musicale che certamente lascerà il segno. Il fatto più evidente che ha colpito tutti è stata proprio l’amicizia tra le cantanti coinvolte, un fatto che – man mano che il concerto si dipanava – diventava sempre più palpabile.
Un po’ per la contagiosa proattività tutta romagnola di Laura Pausini, un po’ per la convinta adesione delle sue colleghe, la manifestazione si è rivelata assai diversa da quello che ci si poteva aspettare. Invece di una lunga teoria di singole esibizioni, il pubblico ha potuto godere con crescente apprezzamento ed entusiasmo di una assai divertente e stimolante serie di duetti, terzetti, quartetti.
Segno che Laura ha coinvolto le sue “amiche” in un lavoro non indifferente di studio per presentare i migliori successi di ciascuna con un sempre nuovo intreccio di voci. In diverse interviste rilasciate in questi giorni, la stessa Pausini ha sottolineato che l’impegno per la solidarietà ha educate tutte a lavorare assieme, abbandonando le rivalità e gli atteggiamenti da primadonna, mettendosi ciascuna – a turno – al servizio di un’altra, con una serie di controcanti e di contrappunti studiati per esaltare l’interpretazione della “titolare del pezzo”. Ma in molti casi si è creato qualcosa di nuovo grazie ad uno sforzo “alla pari” capace di evocare di continuo cori all’unisono cantati dai 55.000, sempre più attratti da un gioco canoro cui venivano continuamente invitati. La serata poi è stata davvero magica: scongiurati gli effetti di un temporale con grandine che ha sfiorato il centro-città, la serata tersa e brillante è stata animata da Fiorella Mannoia, seguita dalla potente voce soul di Giorgia (un vero paradosso se considerata le nervosa esilità della sua figura), e dalla straordinaria voce dell’altrettanto esile Elisa, resa più rotonda dalla maternità di venti settimane, portata sul palco con grazia e disinvoltura. Ascoltando poi Laura Pausini, si è subito capito come abbia fatto a vendere 50 milioni di dischi in tutto il mondo, mentre la grinta di Gianna Nannini le ha confermato il titolo conferitole sul palco proprio da Laura: “La regina del rock italiano”. I continui interscambi, i duetti, i terzetti, sono stati il vero piatto forte della serata, divertendo un pubblico sempre pronto a cantare in coro le canzoni più famose. Nel complesso sembrava di stare su un altro pianeta: ben altre figure di donne venivano proposte rispetto a quelle celebrate dai gossip oramai quotidiani, mentre ben altra musica rispetto a quella convenzionale diffusa dai mass media si liberava nella notte.
Emblematiche nel loro entusiasta atto di solidarietà, le Amiche per l’Abruzzo hanno proposto e suggerito nuovi paradigmi di comportamento, che sarebbe bello potere vedere diffusi a tutti i livelli. Speriamo che anche a questo sia servito lo sforzo congiunto di 12 radio nazionali, che hanno messo a disposizione tutte le loro conduttrici per fare arrivare le note del concerto a 38 milioni di ascoltatori. Insomma, l’avrete capito, è stata una serata semplicemente indimenticabile.