Dopo aver visto le poche novità delle tv generaliste di Mediaset, passiamo al digitale terrestre. Aiutati dalla politica, legge Gasparri, i berluscones sono partiti per primi con il digitale terrestre. Cambiato il governo, Gentiloni volevava mettere un freno all’espansione di Mediaset , ma con le elezioni anticipate vinte dalla PdL, tutto è proseguito nel solco creato inizialmente. Il bouquet del Biscione è ricco di offerte. Boing, cartoni animati; Iris, film e telefilm d’annata, sono i canali free, cioè senza sborsare euri.



A pagamento abbiamo Joy, Still e Mya con i canali del + 1 (differiscono i programmi di un’ora), Studio Universal, Premium Cinema, il canale con il Tour di Amici e tutto il calcio, Campionato di serie A, Champion League, e da quest’anno Coppa Uefa ed ……. La campagna promozionale della vendita degli abbonamenti è appena partita, con 23,90 euro al mese si potrà vedere tutta l’offerta Premium. Inizialmente la pay di Mediaset era partita con le tessere ricaricabili, ma già dall’anno scorso ha iniziato il passaggio alla formula abbonamenti. Questo per fidalizzare gli utenti ed avere maggiori introiti. Pier Silvio Berlusconi ha annunciato che nel 2009 il fatturato di Premium supererà i 500 milioni, che da gennaio a giugno esso è cresciuto dell’85% rispetto al 2008. A fine iugno le carte attive erano 3,5 milioni, ma ne scadevano 2,2 milioni, ma Pier Silvio si è detto fiducioso sulla ripartenza, tanto da annunciare il break evan nel 2010.



Ci saranno probabilmente a breve termine delle novità: Canale 5, Italia 1, Retequattro, tutte +1, e la partenza di Italia 2 dedicata ai giovani. Il capo di Mediaset ha anche annunciato che vi sono dai tre ai cinque progetti in costruzione, ma che saranno realizzati nel 2010. Nonostante il forte calo degli investimenti pubblicitari, -12/13% gli investimenti sono stati notevoli, il digitale terrestre rappresenta il futuro dell’azienda di Cologno Monzese.

Parliamo ora di qualità. Joy, Still e Mya propongono serie tv, perlopiù americane in anteprima. Gli appassionati hanno una variegata possibilità di scelta.



I due canali Premium Cinema e Studio Universal sono abbastanza deludenti, perche vedere film vecchi e stravecchi che spesso passano prima sul canale free Iris? Perché pagare per vedere delle non-novità? Iris invece è un canale free con un palinsesto discreto. Sono film e telefilm di magazzino, ma impaginati in maniera intelligente, si può vedere serie da Fellini a Totò, Sordi, ai registi americani.

Ultimamente per non essere da meno hanno sdoganato i film di Alvaro Vitali, Lino Banfi ed Edwigw Fenech, quei soft porno tipo Giovannona coscia lunga. In palinsesto vi è anche una bella rassegna di teatro e di musica classica. Boing ha conquistato i ragazzi dai 4 ai 14 anni e gli ascolti del canale sono aumentati dalla sua nascita del 57%. Non sono i cartoni della Disney ma non sono male.

Facciamo anche uno zapping sulla Rai. È partita quando la concorrenza aveva rastrellato a poco prezzo le frequenze, pagandole poi molto di più. Ci propone il canale di informazione Rai news 24, un po’ squilibrato a sinistra; Rai Storia, con documenti storici di rilievo che merita di essere visto; Rai Gulp, che ha sfatato le belle aspettative iniziali; Rai 4 diretta da Carlo Freccero, che dalle rilevazioni dei primi dati di ascolto di gennaio in Sardegna e Valle d’Aosta, sbaragliava la concorrenza di Iris.

C’è poi un Rai Sport + dove si vedono degli inguardabili sport minori. È lampante che la Rai ha solo canali accessori, mentre Premium è diventato il competitor di Sky e deve offrire variegati canali per strappare abbonamenti alla tv di Mardoch. Ma è solo sulla qualità dei contenuti che si giocherà la sfida tra il Caimano e lo Squalo. Staremo a vedere….