Se il palinsesto estivo è a corto di idee, niente di meglio che riproporre dei classici di successo, che piacciono sempre. E così ecco che torna Montalbano, il commissario siculo uscito dalla penna di Andrea Camilleri e divenuto in seguito un grande successo televisivo. E in effetti non ha bisogno di presentazioni, tutti l’abbiamo in mente con la faccia di Luca Zingaretti, mentre risponde al telefono dicendo: «Montalbàno sono».



Se è effettivamente così, e se ci siamo appassionati alle sue indagini, è merito non solo del genio dello scrittore, che si è prestato alla stesura della sceneggiatura, ma anche di un regista perfezionista come Alberto Sironi, di un cast azzeccatissimo e del fascino magico sella terra siciliana, così come ci appare dallo schermo, calda, profumata, marina e dura.



Ecco allora che non è malvolentieri che ci accingiamo a rigustare questa pietanza televisiva. Ecco un assaggio che anticipa quel che si potrà vedere oggi alle 21.20:

Gli arancini di Montalbano– I corpi del commendatore Pagnozzi e della giovane e bella moglie vengono trovati senza vita. Si pensa ad un incidente, ma diverse cose non tornano: le unghie spezzate di lei, la villa svaligiata: i primi ad essere accusati sono gli operai albanesi che lavoravano per la vittima, ma Montalbano non è convinto. E poi c’è il figlio di Pagnozzi , giovane nullafacente, che odiava il padre. Ed ecco infatti che arriva una cassetta, dove la bella moglie del papà gli si rivolge come un amante. I sospetti si rivolgono a lui, ma niente è facile come sembra. E Montalbano, dopo lunghe traversie, lo capirà.